Diritti degli animali: differenze tra le versioni

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semplifico Bentham
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*Battersi per i diritti animali non è, come pensavo un tempo, un lusso o una forma di dedizione e di impegno civico lodevole ma tutto sommato minore, bensì una lotta, se inquadrata in chiave antispecista e nonviolenta, che ha un enorme potenziale come fattore di cambiamento, sia in senso politico, sia per la vita dei singoli individui. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*È oggi necessario riconoscere i diritti di tutti gli animali con pari dignità. Una mucca, un maiale, un coniglio o una tigre, devono avere le stesse tutele del cane o del gatto di casa, perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è proprio la vita il loro primo diritto. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Forse verrà il giorno in tutte le altre creature animali si vedranno riconosciuti quei diritti che nessuno, che non sia un tiranno, avrebbe dovuto negar loro. ([[Jeremy Bentham]])
*Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. ([[Marguerite Yourcenar]])
*Gli animali sono o dovrebbero essere titolari di diritti nello stesso modo in cui lo sono gli umani. ([[John Maxwell Coetzee]])
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*''[[Isaac Bashevis Singer|Singer]] sosteneva che i diritti degli animali fossero la forma più pura di difesa della giustizia sociale perché gli animali sono i più vulnerabili di tutti gli oppressi.'' ([[Jonathan Safran Foer]])
*Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza. (''[[Dichiarazione universale dei diritti dell'animale]]'')
*Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisire quei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano della tirannia. I francesi hanno già scoperto che il colore nero della pelle non è un motivo per cui un essere umano debba essere abbandonato senza riparazione ai capricci di un torturatore. Si potrà un giorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villosità della pelle, o la terminazione dell'osso sacro sono motivi egualmente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stesso fato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà di ragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un cane adulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi, di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di un mese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe? La domanda non è ''Possono ragionare?'', né ''Possono parlare?'', ma ''Possono soffrire?''. ([[Jeremy Bentham]])
 
==Note==