Elsa Morante: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
====.....19**====
*Le libertà non vengono date. Si prendono. (Giuseppe Ramundo, citando [[Kropotkin]]: II; 1974, p. 25)
====.....1944====
*La camera a gas è l'unico punto di carità, nel campo di concentramento. (II; 1974, p. 312)
*Il Potere, spiegava {{NDR|Davide Segre}} a Santina, è degradante per chi lo subisce, per chi lo esercita e per chi lo amministra! Il Potere è la lebbra del mondo! E la faccia umana, che guarda in alto e dovrebbe rispecchiare lo splendore dei cieli, tutte le facce umane invece dalla prima all'ultima sono deturpate da una simile fisionomia lebbrosa! Una pietra, un chilo di merda saranno sempre piú rispettabili di un uomo, finché il genere umano sarà impestato dal Potere… (IV; 1974, p. 359)
*Ma il freddo e l'acqua diaccia che procurano i geloni, la canicola che affatica e fa sudare, l'ospedale e la prigione, la guerra e i coprifuochi; gli alleati che pagano bene e il magnaccia giovane che la mena e le piglia tutti i guadagni; e questo bel ragazzo che si sbronza volentieri e parla e si sbraccia e dà calci: e nel letto la massacra, però è ''bravo'', giacché poi le riversa ogni volta fino agli ultimi soldi delle sue tasche; tutti i beni e tutti i mali: la fame che fa cadere i denti, la bruttezza, lo sfruttamento, la ricchezza e la povertà, l'ignoranza e la stupidità… per Santina non sono né giustizia né ingiustizia. Sono semplici necessità infallibili, delle quali non è data ragione. Essa le accetta perché succedono, e le subisce senza nessun sospetto, come una conseguenza naturale dell'esser nati. (IV; 1974, p. 359)
====.....1946====
*L'umanità, per propria natura, tende a darsi una spiegazione del mondo, nel quale è nata. E questa è la sua distinzione dalle altre specie. Ogni individuo, pure il meno intelligente e l'infimo dei paria, fino da bambino si dà una qualche spiegazione del mondo. E in quella si adatta a vivere. E senza di quella, cadrebbe nella pazzia. (IV; 1974, p. 429)
====.....1947====
*La natura è di tutti i viventi… era nata libera, aperta, e LORO l'hanno compressa e anchilosata per farsela entrare nelle loro tasche. Hanno trasformato il lavoro degli altri in titoli di borsa, e i campi della terra in rendite, e tutti i valori reali della vita umana, l'arte, l'amore, l'amicizia, in merci da comprare e intascare. I loro Stati sono delle banche di strozzinaggio, che investono il prezzo del lavoro e della coscienza altrui nei loro sporchi affari: fabbriche d'armi e di immondezza, intrallazzi rapine guerre omicide! Le loro fabbriche di ''beni'' sono dei lager maledetti di schiavi, a servizio dei loro profitti… Tutti i loro valori sono falsi, essi campano di surrogati… E gli Altri… Ma si può ancora credere in ''altri'' da contrapporre a LORO? Forse le LORO falsificazioni resteranno l'unico materiale della Storia futura. È qui forse il punto cruciale d'inversione senza rimedio, dove i calcolatori scientifici della Storia, anche i migliori, purtroppo, hanno sbagliato il conto (la prognosi infausta del Potere, si capisce, viene rimossa da chi, dentro il pugno chiuso della rivoluzione, nasconde la stessa piaga infetta del Potere, negandone la malignità)! Si diagnosticava il male borghese come sintomatico di una classe (e dunque, soppressa la classe, guarito il male)! mentre invece il male borghese è la degenerazione cruciale, eruttiva, dell'eterna piaga maligna che infetta la Storia… è un'epidemia de pestilensia… E la borghesia segue la tattica della terra bruciata. Prima di cedere il potere, avrà impestato tutta la terra, corrotto la coscienza totale fino al midollo. E cosí, per la felicità non c'è piú speransa. Ogni rivoluzione è già persa! (Davide Segre: VI; 1974, p. 576)
*Erano dei ciechi, guidati da ciechi e alla guida di altri ciechi, e non se ne accorgevano… Si ritenevano dei giusti – in perfetta buona fede! – e nessuno li smentiva in questo loro abbaglio. (VI; 1974, p. 581)
 
*Gli [[animale|animali]], come tutti i paria, sono talora ispirati da un genio quasi divino...
*La camera a gas è l'unico punto di carità, nel campo di concentramento.
*La [[Storia]], si capisce, è tutta un'oscenità fino dal principio.
*Si sa che la fabbrica dei [[sogno|sogni]] spesso interra le sue fondamenta fra i tritumi della veglia o del passato.
 
{{NDR|Elsa Morante, ''La Storia'', Einaudi, 1974}}
 
== Citazioni su Elsa Morante ==