Pierre Bayle: differenze tra le versioni
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'''Pierre Bayle''' (1647 – 1706), filosofo, scrittore ed enciclopedista francese.
*[[Giordano Bruno]], nativo di Nola, nel Regno di Napoli, era uomo di grande spirito, ma impiegò male la sua intelligenza: perché non solamente attaccò la filosofia di [[Aristotele]] (A) in un momento in cui non lo poteva fare senza senza sollevare mille agitazioni e senza esporsi a mille persecuzioni; ma attaccò anche le verità più importanti della fede (B).
*Il ''pro'' e il ''contro'' si trovano in ogni [[nazione]].
*[...] l'esattezza delle [[Citazione|citazioni]]. È una virtù più rara di quel che si pensi. <ref>''Parmi tous ces grands éloges il n'y en a guère qui lui fasse plus d'honneur que celui qui se rapporte à l'exactitude de citer. C'est un talent beaucoup plus rare que l'on ne pense.'' (da ''Dictionnaire historique et critique'', tomo XIII, Desoer Libraire, Parigi, 1820, [http://books.google.com/books?id=IuVgmDPAmwsC&lpg=PA78&ots=mJiJFJFMjx&pg=PA78 p. 78])</ref>
*Nulla è più divertente del vedere con quale sicumera gli [[Scolastica (filosofia)|scolastici]] vogliono imporre dei limiti alla conoscenza delle [[animale|bestie]]. Secondo loro le bestie conoscono soltanto gli oggetti singoli e materiali e ricercano esclusivamente l'utile e il piacevole; non sanno riflettere sui loro sentimenti e sui loro desideri né trarre conclusioni da una cosa all'altra. Si direbbe che essi abbiano frugato nelle facoltà e negli atti dell'anima delle bestie con miglior successo di quanto non abbiano fatto i più esperti anatomisti nelle viscere dei cani. La loro temerità è tanto grande, che se anche per caso avessero trovato la verità, sarebbero indegni di lode e persino di giustificazione.
*Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero.
▲*Nulla è più divertente del vedere con quale sicumera gli [[Scolastica (filosofia)|scolastici]] vogliono imporre dei limiti alla conoscenza delle [[animale|bestie]]. Secondo loro le bestie conoscono soltanto gli oggetti singoli e materiali e ricercano esclusivamente l'utile e il piacevole; non sanno riflettere sui loro sentimenti e sui loro desideri né trarre conclusioni da una cosa all'altra. Si direbbe che essi abbiano frugato nelle facoltà e negli atti dell'anima delle bestie con miglior successo di quanto non abbiano fatto i più esperti anatomisti nelle viscere dei cani. La loro temerità è tanto grande, che se anche per caso avessero trovato la verità, sarebbero indegni di lode e persino di giustificazione. (da ''Dizionario storico-critico'', a cura di Gianfranco Cantelli, Laterza, Bari, 1976, p. 153)
▲*Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero. (da ''Dizionario storico e critico'')
==Note==
<references/>
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