Daniele Capezzone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemo
Riga 6:
* A noi non sta bene questo [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], quello dei pasticci, della sudditanza a Bossi. Vorremmo un Berlusconi diverso, quello che nel '94 prometteva la riforma all'americana delle istituzioni, dell'[[economia]], della giustizia. Se tornerà quello si potrà discutere, altrimenti affonderà e peggio per lui. (da ''Il Gazzettino'', 19 ottobre 2003)
* La mitica devolution di [[Umberto Bossi|Bossi]] è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (da ''Il Gazzettino'', 19 ottobre 2003)
* Al governo {{NDR|Berlusconi II}} abbiamo proposto solo un'intesa sui temi della politica internazionale e ci hanno sbattuto la porta in faccia. Sarebbe un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica. {{NDR|Su una possibile alleanza a sinistra}} Siamo disponibili a trovare spazi di intesa anche col diavolo, ma sulla base dei programmi. Al momento non riesco a vedere un progetto in positivo che tenga insieme [[w:L'Ulivo|l'Ulivo]]. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/30/Capezzone_nel_centrodestra_troppe_idee_co_0_031030060.shtml Corriere della sera]'', 30 ottobre 2003, pagina 13)
* {{NDR|Riguardo la [[w:Procreazione assistita (ordinamento civile italiano)|legge 40/2004]], in merito alla procreazione assistita}} Noi non chiediamo una legge in più, ma una legge in meno. Non chiediamo un diritto in più, ma una facoltà in più. Non chiediamo un intervento in più dello Stato, ma un intervento in meno. Il secolo appena trascorso è stato caratterizzato dall'impronunciabilità della parola «individuo»: ed era sempre un'entità collettiva (la Famiglia, il Sindacato, il Partito, la Chiesa, lo Stato: tutti minacciosamente maiuscoli) a dire l'ultima parola. Ora, è venuto il momento di immaginare un nuovo spartiacque politico rispetto alle tradizionali categorie della «destra» e della «sinistra» (per tanti versi, attrezzi ormai inadeguati): e la distinzione è tra chi (in economia come sul fronte delle scelte personali) vuole allargare e chi invece vuole restringere la sfera della decisione individuale e privata rispetto alla sfera delle decisioni pubbliche e collettive. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2004/ottobre/09/Capezzone_alla_morale_Stato_sulla_co_9_041009032.shtml Corriere della Sera]'', 9 ottobre 2004, pagina 14)
* {{NDR|Dichiarazione rilasciata dopo la condanna di [[Marcello Dell'Utri]] per [[w:Concorso esterno in associazione di tipo mafioso|concorso esterno in associazione mafiosa]]}} Confesso di non riuscire ad appassionarmi a questo derby in cui entrambe le squadre mi sembrano poco meritevoli di supporto. In nessun paese occidentale del mondo, infatti, avremmo a che fare con inquisitori così, che nulla hanno fatto e nulla fanno per celare un connotato apertamente politico della loro opera; e in nessun paese al mondo avremmo una opposizione desiderosa di liberarsi dei suoi avversari attraverso scorciatoie giudiziarie. Ma, allo stesso modo, in nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica. (da [http://old.radicali.it/view.php?id=30612 www.radicali.it], 11 dicembre 2004)
* [[Silvio Berlusconi]] è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta. (da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/30/radicali-addio-berlusconi.html Repubblica]'', 30 ottobre 2005, pagina 13)
* Dal suo punto di vista Berlusconi sta facendo una campagna assolutamente razionale. Ha rinunciato all'idea di convincere chi è dall'altra parte e persino a parlare agli indecisi. Lui si rivolge alla sua curva delusa, la rincuora, gli fa sentire l'odore del sangue, gli fa sentire che la vittoria è possibile. Punta a trascinare al voto i suoi possibili astenuti e ce la può fare. Chi non fa il suo mestiere è il centrosinistra. [...] Rinunciare al confronto in tv sarebbe l'ultimo autogol di una lunga serie. Da Unipol alla candidatura D'Ambrosio per non parlare dell'atteggiamento scelto per catturare gli elettori: invece di indicare 5 cose da fare nei primi 100 giorni e costringere il centrodestra a discutere di questo, si tira fuori l'elenco del telefono detto programma [[w:L'Unione|dell'Unione]], cioè 274 pagine scritte in corpo 11. Far questo vuol dire non avere una visione della realtà. [...] C'è solo da guardare la fotografia di questi 10 anni, quello che è rimasto del suo sogno liberale del 1994. Doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo [[Giulio Tremonti|Tremonti]] che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/04/Capezzone_rinunciare_masochismo_co_9_060204022.shtml Corriere della Sera]'', 4 febbraio 2006, pagina 8)
* Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice "Io sono [[Mosè]] e [[Iddio]] mi ha dato le [[Dieci comandamenti|tavole della legge]]" e l'altro, offeso "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra [[Sandro Bondi|Bondi]] e [[Emilio Fede|Fede]]. (da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/12/Capezzone_Radicali_lui_Napoleone_ricorda_co_9_060212041.shtml Corriere della Sera]'', 12 febbraio 2006, pagina 8)
* L'[[Italia]] non può permettersi altri cinque anni di governo di [[Silvio Berlusconi]]: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'[[aborto]], contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la [[libertà]] di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello. (dal sito internet de ''La Rosa nel Pugno'', 10 marzo 2006)
Riga 18:
* La legislatura che si è aperta ha il carattere di un'occasione storica per il nostro Paese, che va assolutamente colta: è vero, si parte da una situazione economica delicatissima, ma il [[Governo]] è determinato ad assumere decisioni nette e tempestive, come ha chiaramente dimostrato il Consiglio dei Ministri di ieri. (da ''Decidere.net'', 22 maggio 2008)
* L'annuncio del ministro [[Giulio Tremonti|Tremonti]] è importante e positivo, ed è un ulteriore passo su una linea di saggezza tenuta dal Governo, che prima ha messo al sicuro i conti dello Stato con la finanziaria triennale, poi ha adottato misure concrete per le famiglie con la manovrina di dicembre (penso, in particolare, al bonus e alla social card), e ora potenzia le risorse per gli ammortizzatori sociali". (da [http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/21-gennaio-marco/21-gennaio-marco.html ''la Repubblica''], 21 gennaio 2009)
* {{NDR|Sul [[w:Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi IV]]}} Per l'Italia questo governo è l'ultimo treno, non so se dopo ci saranno altre chance. [...] Grazie all'attuale [[legge]] elettorale, molto meno peggio rispetto a come viene descritta, e grazie alla [[saggezza]] degli italiani è iniziata una nuova fase politica [...] Con l'opposizione bisogna discutere di cose concrete, tematizzare i dibattiti e abbandonare l'atteggiamento da vergini violate dai cattivi berlusconiani. (da ''Omnibus – LA7'', 14 maggio 2008)
* Da molti anni, vado riflettendo sul fatto che forse il vero bipolarismo (trasversale agli attuali schieramenti) è tra chi vuole una legge in più e chi una in meno, tra chi vuole un intervento dello stato in più e chi uno in meno, tra chi vuole un allargamento della sfera di decisione pubblica o collettiva e chi invece preferirebbe un irrobustimento della sfera di decisione individuale e privata. Personalmente, ritengo sempre più desiderabile la seconda opzione: vale per l'economia tanto quanto per le libertà personali. Da anni, un intellettuale coraggioso come Alain Finkielkraut ci spiega che una società libera non è un "accumulo di diritti" (diritto a questo, diritto a quello...). Questa impostazione ha già avuto un peso, a mio avviso negativo, su una parte della nostra Costituzione (diritto alla casa, diritto al lavoro, e così via: solennemente proclamati, e ovviamente irrealizzabili, in quei termini). Ora l'errore più grave sarebbe quello di trasferire questo "metodo" anche in altri ambiti: quando invece il tema non sarebbe quello di chiedere un "diritto" codificato in più, ma una facoltà in più, o un divieto in meno, o un intervento pubblico in meno. (da ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/7899 Il Foglio]'', 24 febbraio 2011)
*Dopo la sentenza di ieri {{NDR|Di condanna a [[Silvio Berlusconi]] a quattro anni di carcere per frode fiscale}}, milioni di italiani hanno ben capito il disegno politico condotto da anni contro Silvio Berlusconi. Sono certo che, in queste ore, anche tanti cittadini che magari non hanno votato per lui si rendano perfettamente conto di come alla difesa dei diritti del cittadino Berlusconi sia legata la difesa dei diritti e delle libertà di tutti. (dacitato in ''[http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/13/08/02/diretta_condanna_berlusconi.html TiscaliFirmata Politica(e sospesa) l'esecuzione della pena, Berlusconi: riforma della Giustizia o si torna al voto]'', ''Tiscali.it'', 2 agosto 2013)
*Le parole del Capo dello Stato meritano ovviamente rispetto e riflessione attenta {{NDR|sulla condanna a [[Silvio Berlusconi]] a quattro anni di carcere per frode fiscale}}, anche per la nitida prospettazione, compiuta dalla nota del Quirinale, della situazione che si è determinata. Ma al tempo stesso – dichiara Capezzone - resta inaggirabile un punto politico di sostanza, che tutti - istituzioni e forze politiche - non possono ignorare o mettere tra parentesi. Quando si parla di ''agibilità'' o di ''praticabilità'' politica per [[Silvio Berlusconi]], non si affronta tanto e solo il problema di una persona, di un singolo individuo (cosa che comunque meriterebbe, in uno Stato di diritto, il massimo dell'attenzione, trattandosi dei fondamentali diritti civili e politici di un cittadino), ma il diritto alla piena rappresentanza politico-istituzionale di milioni di elettori". Insomma, la questione non riguarda solo l'uomo di Arcore, ma 10 milioni di elettori, e quindi riguarda la salute stessa della nostra democrazia. Quindi esistono percorsi e strumenti, chiaramente indicati dalla Costituzione e dal buon senso, che possono consentire di evitare un vulnus gravissimo ai danni di milioni di cittadini-elettori. Il Pdl ha dimostrato un assoluto senso di responsabilita', ma ora tocca a tutti gli attori politici e istituzionali, per la parte che compete a ciascuno, evitare ferite irrimediabili. (dacitato in ''[http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/17132/Berlusconi%20OCapezzone%20OtrovareOsoluzioneOperOevitareOferiteOirrimediabili.html ItaliaBerlusconi, chiamaCapezzone: Italiatrovare soluzione per evitare ferite irrimediabili]'', ''Italiachiamaitalia.it'', 14 agosto 2013)
*{{NDR|Sull'incandibilità in seguito alla condanna a [[Silvio Berlusconi]] a quattro anni di carcere per frode fiscale}} Il premier Enrico Letta e l'attuale nomenklatura del Pd non possono limitarsi alla scelta cinica di dedicarsi a un giochino precongressuale, e cioè fare la faccia feroce per guadagnare titoli antiberlusconiani, rinviare (o evitare del tutto) le assise e la sfida difficile con il favorito Matteo Renzi, e così conquistarsi una ricandidatura per via di palazzo o per via elettorale. (dacitato in ''[http://www.unita.it/italia/berlusconi-pdl-pd-governo-letta-alfano-brunetta-crisi-politica-italia-news-santanch%25C3%25A9-epifani-grillo-1.517440 LLa paura del Pdl: un Letta-bis. Vertice ad Arcore]'', ''Unità].it'', 23 agosto 2013)
 
== ''Uno shock radicale per il XXI secolo'' ==