Abha Dawesar: differenze tra le versioni

scrittrice indiana
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Versione delle 15:29, 18 set 2006

Abha Dawesar

Babyji

  • Ma l’amore capita ai margini, capita quando non si riesce a inquadrare una persona. E lo stesso vale per l’odio. India era un enigma e pertanto colma di possibilità, ricca di significati e generosa.
  • Mentre tornavo a casa sul pulmino, decisi che tre era il numero giusto. Con due relazioni ci si sentiva divisi tra due scelte semplici. La cosa aveva un che di decisamente lineare. Stavo leggendo un libro di divulgazione sulla teoria del caos in cui si diceva che tre implica caos. Io volevo il caos, perché nel caos avrei potuto creare modelli tutti miei. Vidi sul libro i diagrammi di bellissimi frattali e in uno mi parve di distinguere Sheela, India e Rani, sempre più piccole, in un motivo che si ripeteva all’infinito. Chiusi il libro con la certezza che stavo facendo la cosa giusta con la mia vita. Il caos era la fisica moderna, era la scienza del domani.
  • Nelle ultime settimane la vita era stata troppo bella per essere vera. Dovevo saperlo che sarebbe finita. L’utopia non è uno stato duraturo.


Bibliografia

Abha Dawesar, Babyji, Feltrinelli, 2005 ISBN: 8807701669