Strabone: differenze tra le versioni

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*Più tardi poi quando i Romani concedettero agl'Italiani il diritto di cittadinanza, stimarono conveniente d'impartire siffatto onore anche ai Celti al di qua delle Alpi, ed agli Eneti, denominandoli tutti Italiani e Romani: oltreché fondarono in diversi tempi varie colonie, delle quali non si potrebbero facilmente trovar le migliori. (V, 1, 2-3; 1833, p. 6)
 
*{{NDR|Descrivendo [[Castellabate]]}} Chi navighi ildi golfo, dacolà [Posidonia,] vedetrova l'isola di Leucosia, adivisa brevedal distanzacontinente dallaun terraferma,picciol iltratto cuidi mare, e nomedenominata prendecosì da una delle Sirene quiche cadutafu dopoportata chea quel luogo dal mare in cui esse, come si raccontaraccontasi, precipitaronosi nell'abissosono del mareprecipitate.(Geografia - Libro (VI, 1, 1; 1833, pp. 93-94)
 
*{{NDR|Descrivendo la [[Puglia]]}} Dopo aver descritto l'Italia antica fino a Metaponto, dobbiamo parlare delle regioni che la seguono. La prima è la Iapigia: i Greci la chiamano Messapia, gli indigeni la distinguono in Salento (la parte intorno al promontorio Iapigio) e Calabria. A nord di queste si trovano le popolazioni chiamate in greco Peucezi e Dauni, ma gli indigeni chiamano Apulia tutta le regione dopo la Calabria e Apuli la popolazione. Alcuni, in particolare i Peucezi, sono chiamati anche Pedicli. (''Geografia'', VI, 3, 1, traduzione di Nicola Biffi in ''L'Italia di Strabone'', 1988)