Roberto Vecchioni: differenze tra le versioni

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*''Perché le [[idee]] sono come farfalle | che non puoi togliergli le ali, | perché le idee sono come le stelle | che non le spengono i temporali, | perché le idee sono voci di madre | che credevamo di avere perso, | e sono come il sorriso di Dio | in questo sputo di universo.'' (da ''Chiamami ancora amore'', n.° 1)
 
==''Il libraio di Selinunte''==
===[[Incipit]]===
Un [[libri|libraio]] che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa, Tolstoj, Rimbaud... Perché «tutte le parole scritte dagli uomini sono forsennato amore non corrisposto; sono un diario frettoloso e incerto che dobbiamo riempire di corsa, perché tempo ce n'è poco. Un immenso diario che teniamo per Dio, per non recarci a mani vuote all'appuntamento».
==''Scacco a Dio''==
*Sembra quasi che lo facciano per farmi dispetto: arrivati a un certo punto è come se spegnessero la stella che li guida, come se s'incidessero un'altra linea della vita sulla mano. No, non parlo di peccati, quelle sono minuzie: dico il loro cammino, il corso del loro destino. Hanno un solco da seguire, un viaggio da compiere e improvvisamente lo cancellano, lo resettano vogliono essere altri da sé; stropicciano le loro anime fino a rendersele irriconoscibili, si ribellano alla felicità.
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*A voi uomini sembra impossibile, perché non potete leggerci dentro. Ma noi non abbiamo ieri e domani, noi abbiamo solo il momento che resta e non passa, quel che è stato non conta, quel che sarà non c'è: ogni frammento, ogni giorno fa parte a sé: ogni giorno di gioia è come eterno ed è quello il nostro segreto. A voi uomini sembra impossibile, perché non conoscete la felicità. (cavallo verso gli uomini)
*In un attimo, e non chiedermi perché, ho rivisto tutto il male, tutta l'ipocrisia del mondo vincere impunemente, schiacciare la bellezza, la verità e... e mi sono commosso.
 
===[[Incipit]]= di alcune opere==
===''Il libraio di Selinunte''===
Un [[libri|libraio]] che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa, Tolstoj, Rimbaud... Perché «tutte le parole scritte dagli uomini sono forsennato amore non corrisposto; sono un diario frettoloso e incerto che dobbiamo riempire di corsa, perché tempo ce n'è poco. Un immenso diario che teniamo per Dio, per non recarci a mani vuote all'appuntamento».
 
==Bibliografia==
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[[Categoria:Cantanti italiani|Vecchioni]]
[[Categoria:ScrittoriCantanti italiani|Vecchioni]]
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