John Maynard Keynes: differenze tra le versioni

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*Contro la [[stupidità]] anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio; non è il momento dei bambini. (da ''Le conseguenze economiche della pace'')
*È meglio che un uomo sia tiranno con il suo conto in banca che con i suoi concittadini. (da ''Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta'', libro VI, Ed. Il sole 24 ore, p. 512)
*Il [[capitalismo]] non è intelligente, non è bello, non è giusto, non è virtuoso e non producemantiene ile beni necessaripromesse. In breve, non ci piace e stiamo cominciando a disprezzarlo. Ma quando ci chiediamo cosa mettere al suo posto, restiamo estremamente perplessi. (citato in Sebastiano Maffettone, ''Ricchezza e nobiltà'', in ''L'espresso'' n. 47 anno LII del 30 novembre 2006)
*Le persone timide in posizione di responsabilità sono un passivo per la nazione. (citato in Federico Caffè, ''Scritti quotidiani'', 2007, intervista del 14 novembre 1979, p. 128)
*Lo studio dell'economia non sembra richiedere alcuna dote particolare in quantità inusitate. Si tratta dunque di una disciplina molto facile, a confronto delle branche più elevate della filosofia e delle scienze pure? Una disciplina molto facile nella quale solo pochi riescono a eccellere! Questo paradosso trova spiegazione, forse, nel fatto che un grande economista deve possedere una rara combinazione di doti: deve essere allo stesso tempo e in qualche misura matematico, storico, politico e filosofo; deve saper decifrare simboli e usare le parole; deve saper risalire dal particolare al generale e saper passare dall'astratto al concreto nelle stesso processo mentale; deve saper studiare il presente alla luce del passato, per gli scopi del futuro. Nessun aspetto della natura dell'uomo o delle istituzioni umane gli deve essere aliena: deve essere concentrato sugli obiettivi e disinteressato allo stesso tempo; distaccato e incorruttibile, come un artista, ma a volte anche terragno come un politico. (citato in Mankiw N. Gregory, ''Principi di economia'', 2004, Zanichelli)