Erasmo da Rotterdam: differenze tra le versioni

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raggruppo e amplio ''Adagia''; tolgo "Non nutrire il cucciolo del leone" perché è un proverbio che Erasmo cita, non una sua frase (vedi http://books.google.it/books?id=eFYBoU-sjTUC&pg=PT261
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[[Immagine:Holbein-erasmus.jpg|thumb|right|Erasmo da Rotterdam]]
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'''Erasmo da Rotterdam''' (1466/1469 – 1536), teologo, umanista e filosofo olandese.
 
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*Cane non mangia cane; «i feroci leoni non si fanno guerra»; il serpente non aggredisce il suo simile; v'è pace tra le bestie velenose. Ma per l'[[uomo]] non c'è bestia più pericolosa dell'uomo. (1980; p. 209)
*Tant'è: non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non s'imponga, se ha la [[consuetudine]] dalla sua parte. Quale fu dunque questo misfatto? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice [[Ovidio]]. L'atto apparve sì disumano alle nature più mansuete, ma s'impose grazie al bisogno e alla convenienza. (Anche in mezzo ai piaceri e ai godimenti l'evocazione del cadavere cominciò a incontrar gradimento.) (1980; p. 215)
*E a forza di sterminare [[animale|animali]], s'era capito che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo. (1980; p. 217)
*Che cos'è la guerra? {{sic|un}} omicidio collettivo, di gruppo, una forma di brigantaggio tanto più infame quanto più estesa. (1980; p. 221)
 
==''Colloqui''==