V (personaggio): differenze tra le versioni

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*Ma in questa notte estremamente fausta permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa ''dramatis persona''.<br />Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.<ref>In questo monologo di presentazione del personaggio di V, la lettera "V" ricorre come iniziale ben 44 volte. Numerosi sono i riferimenti alla lettera V e al numero 5 in tutto il film, per approfondire vedi [[w:V per Vendetta#La lettera V e il numero 5|qui]].</ref>
*Vuol dire che io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle [[coincidenza|coincidenze]].<ref>Cfr. [[Albert Einstein]]: «Dio non gioca a dadi con l'universo».</ref>
*È a madame Giustizia che dedico questo concerto, in onore della vacanza che sembra aver preso da questi luoghi e per riconoscenza all'impostore che siede al suo posto!
*Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto.<ref>Citando la tradizionale filastrocca recitata il 5 novembre, nella ''[[w:en:Guy Fawkes Night|Guy Fawkes Night]]'': «''Remember, Remember! | The fifth of November, | The Gunpowder treason and plot; | There is no reason | Why the Gunpowder treason | Should ever be forgot''». Cfr. Robert Chambers, ''The Book of Days: A Miscellany of Popular Antiquities in Connection with the Calendar'', W. & R. Chambers Limited, 1864, [http://books.google.it/books?id=VEcJAAAAIAAJ&pg=PA550 p. 550].</ref>
*Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno, ahimè, sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la [[parola]], sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, e il caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere: Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono [[prospettiva|prospettive]]. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, a un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.
*Io [[osare|oso]] fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è.<ref>Cfr. Macbeth, personaggio della tragedia di [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#Macbeth|Macbeth]]'', atto I, scena VII: «Ciò che l'uomo osa, io oso».</ref>
*Non vi sono certezze, solo opportunità.
*I [[popolo|popoli]] non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i [[governo|governi]] che dovrebbero aver paura dei popoli.<ref>Cfr. [[Thomas Jefferson]]: «Quando i popoli hanno paura del governo, c'è tirannia. Quando il governo ha paura del popolo, c'è libertà».
*Il palazzo è un [[simbolo]], come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può [[cambiamento|cambiare]] il mondo.
*La [[violenza]] si può usare per una buona causa.
*E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo.<ref>Cfr. Riccardo, personaggio della tragedia di [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#Riccardo III|Riccardo III]]'', atto I, scena III: «Vesto così la mia nuda perfidia con vecchi stracci carpiti a casaccio dai sacri testi; e mostro d'esser pio quanto più mi comporto da demonio».</ref>
*La [[coincidenza]] non ha madre, Delia! La coincidenza è solo illusione.
*Ecco! All'inizio anche io pensavo fosse odio, l'odio era l'unica cosa che conoscevo, l'odio aveva costituito il mio mondo, mi aveva imprigionato, mi aveva insegnato a mangiare, bere, respirare. Pensavo che l'odio che mi scorreva nelle vene mi avrebbe ucciso. Ma poi è successo qualcosa... a me, come è successo a te.
*Ascoltami, ascoltami, ascoltami! Questo può essere il momento più importante della tua vita, mettici tutta te stessa! Ti hanno portato via i genitori, ti hanno portato via tuo fratello, ti hanno chiuso in una cella e ti hanno preso tutto ciò che potevano tranne la vita, e tu hai creduto che esistesse solo quella. Vero? Che l'unica cosa rimasta fosse la tua vita. Ma non era vero! Hai trovato qualcos'altro. In quella cella hai trovato qualcosa di più importante per te della vita. Perché, quando hanno minacciato di ucciderti se non avessi dato loro quello che volevano, tu hai detto che avresti preferito morire? Hai affrontato la morte Evey. Eri calma. Eri ferma. Prova a sentire ora quello che sentivi prima.
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*Una [[rivoluzione]] senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare.<ref>Cfr. [[Emma Goldman]]: «''Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione.''»</ref>
*Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la [[maschera]] più adatta alle mie intenzioni.<ref>Cfr. Viola, personaggio della commedia di [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#La dodicesima notte|La dodicesima notte]]'', atto I, scena II: «Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni».</ref>
*C'è un [[viso]] sotto questa maschera ma non sono io! Io non sono quel viso più di quanto non lo siano i muscoli che lo abitano e le ossa ancora più sotto i muscoli.
*Un penny per quell'uomo!<ref>Si tratta di un altro riferimento alla ''Guy Fawkes Night''. Durante questa celebrazione i bambini girano per le città inglesi con fantocci di Guy Fawkes, destinati poi al rogo, e, fino a poco tempo fa, elemosinavano con la frase: «''A penny for the Guy!''» Cfr. James Sharpe, ''Remember, remember: a cultural history of Guy Fawkes Day'', Harvard University Press, 2005, [http://books.google.co.uk/books?id=hYYSKgMpAxIC&pg=PA2 p. 2]. ISBN 0674019350</ref>
*Sotto questa [[maschera]] non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è una [[idea]], Creedy... E le idee sono a prova di proiettile.
*È la cosa più bella che tu potessi darmi. {{NDR|[[Ultime parole di personaggi immaginari|ultime parole]] a Evey}}
 
==Note==