Clemente Alessandrino: differenze tra le versioni

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==''Il pedagogo''==
*Anche le [[donna | donne]] non devono restare escluse da ogni esercizio fisico. Ma non si devono esigere da loro la lotta e la corsa; devono esercitarsi a filare e a tessere e inoltre aiutare a cuocere il pane [...] devono andare in dispensa a prendere ciò di cui abbiamo bisogno.
*Bisogna che fra noi gli uomini non profumino di sostanze odorose, ma di virtù. <ref name=maria></ref>
*Così solo l'aver creduto e l'essere stato generato è perfezione nella vita. <ref name=maria> citatoCitato in Gerardo Di Nola (a cura di), ''Lo Spirito Santo nella testimonianza dei Padri e degli scrittori cristiani'', Città Nuova, 1999</ref>
*[[Dio]] è una cosa sola, al di là dell'uno e al di sopra dell'unità stessa. Perciò anche la particella tu, la quale ha forza dimostrativa, dimostra che Dio, il quale era, è e sarà, è veramente unico. (I, 8)<ref name=Mon> citatoCitato in [[Battista Mondin]], ''Storia della metafisica'', Volume 2, PDUL Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1998</ref>
*È manifestamente chiaro da questo fatto che le [[omosessualità | relazioni carnali fra maschi]], con femmine sterili, i coiti dal di dietro, e le unioni incomplete androgine devono essere evitate tutte; e piuttosto ci si dovrebbe sottomettere alla natura.
*La [[smodatezza]] è sempre cattiva ma soprattutto nel cibo è condannabile.
*Non bisogna essere del tutto inattivi né esageratamente occupati.
*Per il fatto che l'uomo è un animale capace di ridere, non si deve [[ridere]] sempre, proprio come il cavallo, che pur può nitrire, non nitrisce sempre.
*Prima di divenire creatore era [[Dio]], era buono e per questo volle essere demiurgo e padre. (I, 20)<ref name=Mon></ref>
*Tutto ciò che agli uomini è [[naturale]], non lo si deve abolire, ma gli si deve imporre misura e tempo debito.
 
{{NDR|AAVVAA.VV., ''La teologia dei Padri'', III, Città Nuova, Roma, 1982}}
 
==Stromati==
*[[Dio]], che è senza origine, è il principio unico e completo di ogni cosa. (Libro IV, 25, 162)
*Tutte le nazioni credono che Egli esiste; ma solo a pochi sono state svelate le cose contenute nel mistero di [[Dio]]. È per questo motivo che [[Platone]], nelle epistole, parlando di Dio dice: "Ti devo scrivere in enigma, affinché se questa lettera viene smarrita per terra o per mare, colui che la legge non possa comprenderla. Perché il Dio dell'universo che sorpassa qualsiasi parola, pensiero e concetto, non potrà mai venire insegnato con la scrittura, essendo inneffabile nella sua natura". (Libro V, 10, 64)
*Il Padre e il Padre di tutte le cose è riconoscibile da tutte le cose, per mezzo di un potere innato senza insegnamento: dalle cose inanimate, perché possono avere simpatia verso l'essere vivo, e dagli esseri animati gli uni, già immortali, operando di giorno in giorno, gli altri, ancora mortali, in parte nel timore, e ancora nel grembo della madre, in parte usufruenti di libera riflessione, come tutti gli uomini, Greci e barbari. E nessuna stirpe non solo di agricoltori o di pastori può vivere senza la fede per prenozione dell'essere superiore. Perciò ogni popolo, che si estenda nelle regioni dell'oriente o dell'occidente, del settentrione o del mezzogiorno, tutti hanno una sola e medesima prenozione di Colui che ha stabilito il suo impero, se è vero che gli effetti più universali della sua attività hanno pervaso egualmente tutte le cose. (Libro V, 14, 133)
*[[Dio]] non è mai causa del [[male]], perché tutte le cose sono ordinate alla salvezza dell'universo sia in generale che in particolare. (Libro VII, 2, 12)
*[[Dio]] non è buono involontariamente: la [[bontà]] non appartiene a lui come la proprietà di riscaldare al fuoco. L'elargizione del bene in Lui è volontaria, anche quando è stato invocato [...]. Perciò Dio non fa il [[bene]] per necessità, ma per libera scelta. (Libro VII, 7, 42)
*I filosofi, gli [[Stoici]], [[Platone]], i Pitagorici, [[Aristotele]] e i Peripatetici considerano la [[materia]] come uno dei principi primi e non riconoscono l'esistenza d'un principio unico. Si tenga però ben presente che essi non attribuiscono alla materia né qualità né forma; Platone poi la identifica col non-essere, sapendo che unico è il principio primo vero e reale. (Libro V, 14, 89)
 
{{NDR|Clemente Alessandrino, ''Stromati'', (''Stromateis'')}}<ref name=Mon></ref>
 
==Citazioni su Clemente Alessandrino==
*Il [[Dio]] della [[metafisica]] cristiana di Clemente è dotato di [[intelligenza]], [[volontà]], [[libertà]], [[potenza]] e [[bontà]]. ([[Battista Mondin]])
 
==Note==
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[[Categoria:Padri della Chiesa]]
[[Categoria:Filosofi greci antichi]]
[[Categoria:Teologi greci antichi]]
 
[[cs:Kléméns Alexandrijský]]