Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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*Io avevo troppo studiato e troppo scritto la [[storia]] per non sapere che la grande massa è sempre pronta a rotolare verso la parte ove al momento sta il peso del potere; sapevo che le stesse voci che gridavano oggi "Heil Schuschnigg!" avrebbero gridato domani "Heil [[Hitler]]!". (p. 340)
*Ma forse tutti quegli amici di Vienna erano in ultima analisi più saggi di me, perché essi soffersero soltanto quando la sventura veramente accadde, mentre io l'avevo già provata nella fantasia e la rivivevo una seconda volta nella realtà. Comunque io non li capivo più e non riuscivo più a farmi capire. Dopo due giorni avevo rinunciato a mettere in guardia - qualcuno. Perché conturbare gente che non voleva essere turbata? (p. 341)
*Non dimenticherò mai lo spettacolo che mi si offrì una volta che capitai a Londra in un'agenzia di viaggi: era piena zeppa di profughi, quasi tutti [[ebrei]], e tutti volevano partire. Non importa per qual paese, fossero i geli del Polo Nord o le sabbie ardenti del Sahara, pur di partire, perché il permesso di soggiorno era scaduto e bisognava riprendere il viaggio, procedere con la moglie e i bambini, sotto cieli stranieri, in paesi di linguaggio sconosciuto, tra persone ignote ed ostili. (p. 357-358)
 
==''Novella degli scacchi''==