Giancarlo De Cataldo: differenze tra le versioni

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*Voi non siete criminali, ma autentici soldati della Rivoluzione nazionale! Voi rubate e uccidete in vista di un fine più elevato! Le vostre vite rappresentano il più spietato atto d'accusa contro il degenere flaccidume dell'orda rossa... che altra scelta ha, al giorno d'oggi, un giovane d'ingegno, un talento forgiato nella Tradizionale, se non quella di una quotidiana, consapevole pratica del Male? ('''il Professore''', p. 151)
*Io c'ho pensato una sola volta alla fine, Nero. Avevo cinque anni stavo dalle suore. M'avevano dàto una minestra schifosa, e io l'avevo gettata dalla finestra. Ma la madre superiora se ne accorse, e allora ci fece scendere giù in cortile, e a me mi disse di raccogliere la minestra col cucchiaio e di mangiarla. Lì, davanti a tutti. Fino all'ultima cucchiaiata. È stato l'unico momento che volevo morire. E ho deciso che non mi dovevo sentire mai più così... ('''[[il Freddo]]''', p. 161)
*Non è possibile avere Patrizia, nessuno può avere Patrizia, nemmeno quelli che credono di tenerla in pugno... ('''Ranocchia''', p. 169)
*No, stammi a sentire tu: forse noi abbiamo bisogno di voi, ma non quanto voi avete bisogno di noi. Voi avete i palazzi, noi la strada. È questo che mi interessa: la strada. Perché senza la strada i vostri palazzi non valgono una sega! Be', non c'è nessuno che sa tenere la strada come il Freddo. Nessuno. Il Freddo è la strada. Perciò... senza il Freddo non si fa nessun accordo! ('''[[il Libanese]]''', p. 209)
*– Un giorno ti faccio il ritratto, Patrizia.<br />– Sai anche dipingere?<br />– Me la cavo. Ho fatto un paio d'anni di accademia. Ti raffigurerò come sei. Come ti vedo io. Come tu nemmeno immagini di essere.<br />– Ah, sì? E come?<br />– Geometrica. Puntuta. Slava. Tu non hai una faccia romana. Le facce romane sono tonde e dolci, tendono a sfumare nel languore, ispirano lussuria. Tu fai venire voglia di sfidarti. Sei una donna di là da venire, [[Patrizia (personaggio)|Patrizia]]. Volti come il tuo non se ne vedono molti in giro. (p. 213)
*[[Il Vecchio]] è il Vecchio. Il Vecchio ordina e Dio dispone. Il Vecchio comandava un'unità informativa dal nome neutro il cui potere era noto solo a pochissimi eletti. Circondato dai suoi giocattoli meccanici, pezzi autentici del Settecento austriaco, prototipi dei moderni automi, il Vecchio combatteva l'insonnia giocando a disordinare il mondo. (p. 215)