Prigione: differenze tra le versioni

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*Le carceri sono luoghi favorevoli alla lettura dei testi di [[filosofia]]. ([[Leo Valiani]])
*Le carceri italiane rappresentano l'esplicazione della vendetta sociale nella forma più atroce che si sia mai avuta: noi crediamo di aver abolito la tortura, ma i nostri reclusori sono essi stessi un sistema di [[tortura]]; noi ci vantiamo di aver cancellato la pena di morte dal codice penale comune, ma la pena di morte che ammanniscono, goccia a goccia, le nostre galere è meno pietosa di quella che era data per mano del carnefice. Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori. ([[Filippo Turati]])
*[...] noiNoi che viviamo in questo carcere, nella cui vita non esistono fatti ma dolore, dobbiamo misurare il tempo con i palpiti della sofferenza, e il ricordo dei momenti amari. Non abbiamo altro a cui pensare. La [[sofferenza]] [...] è il nostro modo d'esistere, poiché è l'unico modo a nostra disposizione per diventare consapevoli della vita; il ricordo di quanto abbiamo sofferto nel passato ci è necessario come la garanzia, la testimonianza della nostra identità. ([[Oscar Wilde]])
*Quando entrai per la prima volta in una prigione, ero studente in medicina. Lottavo contro il fascismo e fui incarcerato. Mi ricordo della situazione allucinante che mi trovai a vivere. Era l'ora in cui venivano portati fuori i buglioli dalle varie celle. Vi era un odore terribile, un odore di morte. Mi ricordo di aver avuto la sensazione di essere in una sala di anatomia dove si dissezionano i cadaveri. ([[Franco Basaglia]])
*''Qui non c'è più decoro, le carceri d'oro | ma chi l'ha mi viste, chissà? | Chiste so' fatiscienti, pe' chisto i fetienti | se tengono l'immunità''. ([[Fabrizio De André]])
*Se fossi un detenuto, vorrei un [[libro]] per volar via, oltre le mura del carcere. ([[Peppe Lanzetta]])