Heinrich Heine: differenze tra le versioni

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*Un'altra accusa che già in tempi anteriori e, lungo tutto il medioevo, fino all'inizio del secolo scorso costò agli ebrei molto sangue e molto terrore era la stupida favola, ripetuta fino alla nausea in cronache e leggende, ch'essi rubassero le ostie consacrate e le forassero con un coltello fino a farne stillare il sangue e che, per la loro festa di Pessach, trucidassero dei bimbi cristiani per usarne il sangue durante il rito notturno. Gli ebrei, già odiati per via della loro fede, delle loro ricchezze e dei loro libri mastri, in quei giorni erano completamente in balía dei nemici loro che potevano, con troppa facilità invero, provocarne la rovina solo che spargesser la voce d'uno di quegli infanticidi o addirittura, di frodo, introducessero il cadavere insanguinato d'un bimbo nella casa proscritta di un ebreo per poi sorprendere di nottetempo la famiglia in preghiere; e allora si ammazzava, si saccheggiava, si battezzava e grandi miracoli accadevano per merito del morticino ritrovato che la Chiesa finiva per canonizzare addirittura. (da ''Il Rabbi di Bacharach'', pag. 15)
*{{NDR|Visitando la casa di Giulietta a [[Verona]]}} Un poeta visita sempre simili luoghi, pur essendo il primo a ridere della credulità del suo cuore...<ref>Citato in {{cita web|url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html|titolo=''Verona e gli stranieri'' <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html}}</ref>
*Come la birra che si esporta, i tedeschi non diventano migliori all'estero.<ref>Citato in Focus N.89, pag.150</ref>
 
==''Dalle memorie del signor von Schnabelewopski''==