Pio da Pietrelcina: differenze tra le versioni

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*Alcuni mesi dopo, il Sant'Uffizio mandò a San Giovanni Rotondo padre [[Agostino Gemelli]] (medico e psicologo, fondatore delle Università cattoliche del Sacro Cuore di Milano e Roma). Il noto religioso si recò nel convento per due volte, nell'aprile del 1920, e osservò a lungo padre Pio. Concluse che le stigmate erano «un prodotto di origine isterica». Secondo alcuni, Gemelli avrebbe anche tentato «di far ricoverare padre Pio in un ospedale psichiatrico».
*Da vivo la Chiesa lo definì ufficialmente un impostore. Da morto è stato subito beatificato e a tempo di record santificato. Un altro miracolo postumo di padre Pio? No: è il fiume di miliardi originato dalla leggenda del frate miracoloso, un enorme business che ha lavato l'impostura e ha fatto assurgere il frate di Pietrelcina alla santità.
*Sette mesi dopo, il "beato Pio" provvedeva al secondo miracolo, necessario alla propria santificazione: nel gennaio 2000 guariva un bambino colpito da una [[meningite]] fulminante. Il prodigio avveniva per combinazione a San Giovanni Rotondo; il piccolo miracolato si chiamava di cognome Colella, e per combinazione Pio Matteo, nome impostogli per combinazione da genitori devotissimi del frate con le "stigmate". Il prefetto vaticano José Saraiva Martins si sentiva in dovere di precisare che il miracolo era stato accertato col massimo scrupolo.
 
==Note==