Francesco Bacone: differenze tra le versioni

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tolgo latino (il primo è incompleto, il secondo è superfluo), wlink
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*Fine della nostra istituzione è la conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose, allo scopo di ampliare i confini dell'impero umano verso una sempre più completa attuazione delle cose che sono attuabili.<ref>Da ''Nuova Atlantide''.</ref>
*Gli [[uomo|uomini]] non sono animali ritti su due piedi, ma dèi immortali […] Il Creatore ci ha dato delle anime grandi quanto il mondo intero, che però non si saziano nemmeno con un mondo […] [[Sapere]] è potere.<ref>Da ''Novum Organum'', 1, 129.</ref>
:''Tantum possumus quantum scimus.''
*Il dominio dell'uomo consiste solo nella conoscenza: l'uomo tanto può quanto sa; nessuna forza può spezzare la catena delle cause naturali; la [[natura]] infatti non si vince se non ubbidendole.<ref>Da ''Pensieri e conclusioni sulla interpretazione della natura o sulla scienza operativa'', 1975, p. 389; citato in Cosimo Perrotta, ''La scienza è una curiosità'', Manni Editori, 2004, [http://books.google.it/books?id=MlsuXKg2V5MC&pg=PA114 p. 114].</ref>
*La rinnovazione va fatta dai primi fondamenti.<ref>Da ''Instauratio magna'', citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/753#c1995|721]].</ref>
:''Instauratio facienda ab imis fundamentis''.
*La [[speranza]] è buona come prima colazione, ma è una pessima cena.<ref>Da ''Apoftegmi''.</ref>
*La [[storia]] è naturale, civile, ecclesiastica, o letteraria. Io convengo che le tre prime parti esistono, ma noto la quarta come quella che ci manca; imperciocché nessun uomo si ha proposto finora di far l'inventario delle scienze; nessuno ha descritto ciò ch'è stato da secolo in secolo, nel mentre che molti l'hanno fatto per la storia naturale, civile ed ecclesiastica, nondimeno senza questa quarta parte la storia del mondo mi sembra come la statua di Polifemo la quale aveva un solo occhio; eppure sono gli occhi quelli che ci fanno conoscere il carattere e l'intelligenza di un uomo.<ref>Da ''Dell'incremento delle Scienze''; citato in [[Luigi Blanch]], ''Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti'', vol. XVI, anno VI, Tipografia Flautina, Napoli, 1857.</ref>
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===Citazioni===
*Alcuni libri devono essere assaggiati, altri inghiottiti, e pochi masticati e digeriti. (''Of Studies'',; citato in Alberto Castoldi, ''Bibliofollia'', Bruno Mondadori, Milano, 2004)
*Chi non applica nuovi rimedi dev'essere pronto a nuovi mali; perché il tempo è il più grande degli innovatori.
*È meglio non avere alcuna opinione di [[Dio]], piuttosto che averne una indegna di lui.
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:''They are ill discoverers that think there is no land, when they can see nothing but sea''.
*Ma gli uomini devono sapere che in questo teatro che è la vita umana è concesso solo a Dio e agli angeli di fare da spettatori.
*I discepoli devono ai loro [[maestro|maestri]] solo un credito temporaneo e una sospensione del giudizio, finché non abbiano bene imparato, e non una resa incondizionata e una cattività perpetua.
 
==Note==