L'ispettore Derrick: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Allo specchio}} Tu sei vera... anche se è tutto finto. Tu sei vera... solo se sai combattere. ('''Monika Zeller''', da ''Un volto dietro la vetrina'')
*Chi ha [[talento]] alla fine si trova davanti a una porta, e al di là di questa porta il talento diventa vocazione. ('''Sudhoff''', da ''Gli amici morti di Isolde''<!--, n. 207-->)
*Per una donna scegliere dei [[Vestito|vestiti]] è un po' come mettersi alla ricerca di se stessa. ('''sig.ra Abel''', da ''La moglie dell'assassino''<!--, n. 216-->)
*Non si può mai essere certi del comportamento delle altre persone. ('''Derrick''', da ''La voce di Elisabeth''<!--, n. 238-->)
*Noi oggi viviamo in un mondo in cui sono profondamente mutati i valori, valori che costituivano, specialmente dopo la fine dell'ultima guerra, una sorta di placenta in cui l'uomo si poteva muovere con relativa sicurezza e libertà. Adesso però viviamo su un palcoscenico dove continuamente si combattono aspre battaglie, in cui si ha la netta sensazione che sia una sola la regola che ha importanza: vince il più forte; e al primo posto si mette il profitto, il personale profitto, e il resto non conta. Si tratta di un invito straordinario per ogni criminale della Terra. La violenza è diventata una merce da esibire nei notiziari televisivi del mondo intero; e questo ha ottenuto un effetto secondario decisamente singolare: che alla violenza ci si abitua, non è più un evento che ci emoziona, che ci turba. Omicidi e morti cruente diventano valori di intrattenimento. Così gli uomini si riducono a spettatori i quali accettano che lo stare a guardare sia la loro unica funzione e assistono impotenti... Lo spettatore si ritiene libero da qualsiasi... è persuaso dall'essere libero da qualsiasi forma di complicità, non ha a che vedere in modo diretto con quello che succede. I [[mass media]] considerano il mondo come uno spettacolo in cui lo spettatore deve osservare con spavento, con terrore, gli orrori che gli propinano; però senza avere mai la sensazione, neanche per un solo momento, che è la sua storia, il suo destino che gli fanno vedere. E lo spettatore non si preoccupa e non pensa. ('''Derrick''', da ''Addio, Ispettore Derrick'')