Isaiah Berlin: differenze tra le versioni

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'''Isaiah Berlin''' (1909 – 1997), filosofo, politologo e diplomatico britannico.
 
==Citazioni di Isaiah Berlin==
*{{NDR|Gli idealisti romantici}} Credevano nella necessità di battersi fino all'ultimo respiro per le proprie convinzioni... Non erano disposti a vendersi, ma erano pronti a salire sul rogo per qualcosa in cui si crede, per la sola ragione che ci si crede, ammiravano la dedizione incondizionata, la sincerità, la purezza dell'anima, la capacità di dedicarsi al proprio ideale, qualunque esso fosse. (da ''Le radici del romanticismo'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, 2001; citato in [[Giampaolo Pansa]], ''Sconosciuto 1945'', Sperling & Kupfer, 2005)
*L'essenza della libertà sta nel diritto di opporsi di difendere le nostre convinzioni solo perché sono le nostre convinzioni. (da ''La libertà e i suoi traditori'', 2002)
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*Ma non si guadagna nulla a confondere i concetti... Un sacrificio non accresce ciò che viene sacrificato, cioè la libertà, per quanto grande possa essere la necessità morale del sacrificio o il vantaggio morale che ne deriva. Ogni cosa è quello che è: la libertà è libertà, non uguaglianza o gentilezza o giustizia o cultura, o fortuna umana o una tranquilla coscienza. (citato in Ralf Dahrendorf, ''Erasmiani'', traduzione di M. Sampaolo, p. 46)
*L'essenza della [[libertà]] è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta; e nel diritto di resistere, di essere impopolare, di schierarti per le tue convinzioni per il solo fatto che sono tue. La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla. (da ''Libertà'')
*Possiamo [[fare]] solo quello che possiamo; ma questo dobbiamo farlo, nonostante le difficoltà. (da ''Il legno storto dell'umanità'', traduzione di G. Ferrara degli Uberti, Adelphi, 1996, p. 40)
 
==''Il fine della filosofia''==