Thomas Jefferson: differenze tra le versioni

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*Consideriamo come verità sacre e innegabili: che tutti gli uomini sono creati uguali e indipendenti, che da questa uguaglianza nella [[creazione]] gli uomini derivano diritti inerenti e inalienabili, tra i quali la conservazione della propria vita, la libertà e il diritto alla felicità.<ref>Citato in ''Dizionario mondiale di Storia'', Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 649. ISBN 88-525-0077-4</ref>
*Credo sinceramente insieme a te che le establishment bancarie siano più pericolose di armate schierate per la battaglia; e che il principio di spendere denaro che dovrà essere ripagato dalla posteriorità, col nome di finanziamento, non sia altro che truffare il futuro su larga scala. (da [http://www.britannica.com/presidents/article-9116907 una lettera a John Taylor], 28 maggio 1816)
*Dio che ci ha donato la vita e allo stesso modo ci ha donato la libertà. La mano violenta può distruggerle ma non separale. <ref>Citato in "''Summary View of the Rights of British America"'' (1774); ''The Writings of Thomas Jefferson'' (19 Vols., 1905) edito da Andrew A. Lipscomb e Albert Ellery Bergh, Vol. 1, p. 211.</ref>
*Ho giurato sull'[[altare]] di Dio eterna guerra contro qualsiasi forma di tirannia sulla mente dell'uomo. (citato in [[Michael Gelb]], ''Il Genio che c'è in te'')
*L'albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il concime naturale. (da una lettera a William Stevens Smith, 13 novembre 1787; citato in Adriano Sofri, ''Tiranno: quando si mette a morte il despota'', ''la Repubblica'', 7 novembre 2006, p. 53)