- Solo due chilometri ancora -– disse Kainz -– Si vede già la torre del campo... Ecco! Guarda! Là dove brilla la luce c'è la stanza del vecchio...</br>Si resse alla staffa e ansimò, perché era vecchio.</br>-– Non vuoi montare a cavallo adesso? -– chiese Todd, tergendosi il sudore sulla barba rada. -– Calma, calma! -– Kainz scosse la testa rinsecchita e si passò il fazzoletto sotto il casco coloniale. Erano appena le nove, ma il sole scottava già. Il terzo reparto della 2° Compagnie montée del 3° Reggimento della Legione Straniera aveva prelevato da Atchana un distaccamento di venti uomini, giunti dall'Algeria come rinforzo. La truppa faceva ritorno a Gourrama, un piccolo campo nel sud del Marocco. La pianura era grigia, solcata da profondi fossati. Le sponde sccendevano ripide, e sembrava che la calura e la siccità avessero spaccato la terra per lunghi tratti...
===[[Explicit]]===
Lös sedette. Solo allora si accorse che l'indice sinistro era ancora infilato tra le pagine del libro. L'aprì: -– E il nostro desiderio di vedere cambiare il tempo non è meno struggente del nostro desiderio di veder cambiare il cuore... -– Quello era il senso. E prima lo aveva capito male.</br>E così il tempo nnon cambia, i cuori non cambiano. Cosa cambia? Il paesaggio. Gourrama, un piccolo campo che si fatica a trovare sulla carta geografica, e degli uomini -– un uomo soprattutto, un amico, un compagno...</br>Lös si addormentò. Nessun poliziotto venne a disturbarlo. Era pomeriggio inoltrato quando si svegliò.<br />
{{NDR|Friedrich Glauser, ''Gourrama'' (''Gourrama''), traduzione di Gabriella de' Grandi, Sellerio, 1991}}
==''Il grafico della febbre''==
===[[Incipit]]===
- Leggi qui! – disse Studer, e mise un telegramma sotto il naso del suo amico Madelin. Davanti al Palazzo di giustizia faceva buio, la Senna batteva gorgogliando contro i muri della banchina e il lampione più vicino era distante alcuni metri.</br>"Il giovane jakoboli saluta il vecchio jakob hedy", decifrò il commissario, quando giunse sotto la tremolante luce a gas. Sebbene Madelin avesse lavorato anni prima alla Sûreté di [[Strasburgo]] e il tedesco non gli fosse del tutto ignoto, faceva fatica a capire il senso della frase. Così domandò:</br>-– Cosa significa Stüdere?</br>-– Sono nonno – rispose Studer accigliato – Mia figlia ha avuto un bambino.