Roger Federer: differenze tra le versioni

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*Ho iniziato a pensare al fatto di smettere di giocare a tennis quattro anni fa ormai. Dopo tutto quello che ho fatto, potrei lasciare questo sport con la coscienza tranquilla. Quando è finita, è finita! Sono fiero della mia carriera e so che dopo il tennis avrò ancora tanti anni da vivere, spero, tanti obiettivi da raggiungere, in seno alla mia fondazione e in tanti altri campi, che la fine non mi mette certo paura. Soprattutto avrò più tempo da dedicare alla mia famiglia.<ref group="fonte" name=fine/>
*Non vado in campo per accumulare il più gran numero di vittorie possibili. Mi piace trovare soluzioni ai nuovi problemi. Rende tutto più divertente. Sarebbe triste, se ripensi ai tuoi sogni di bambino, vivere la vita del giocatore di tennis in maniera totalmente routinaria. Perché si tratta di un rimettersi in gioco ogni giorno. Ora, quando vengo ad allenarmi alle otto di mattina, sono contento. Può funzionare o no, ma almeno cerco di fare del mio meglio. Di colpo, se le cose vanno, mi sento mentalmente più forte.<ref group="fonte" name=fine/>
*[[Sfida]] è quando vuoi riuscire in qualcosa per la prima volta. Una volta che l'hai fatto, giochi per il piacere di essere il migliore nel tuo lavoro e di guadagnare, ma non hai più niente da dimostrare. Quello che cambia quando superi l'ultimo step e ti avvicini alla parte finale della carriera è che, in fin dei conti, non ti puoi accontentare. I dubbi sulle mie capacità aumentano in relazione alle mie sconfitte. Vuoi provare al mondo, e te stesso, che puoi ancora vincere degli Slam e per questo devi battere Rafa e Djoko, ma anche Murray perché è capace di vincere contro noi tre.<ref group="fonte" name=fine/>
*Ho ricevuto tanti complimenti durante la mia carriera e, quindi, ad un certo punto, quando la gente dice delle cose piuttosto negative su di me, beh, può essere normale, si può dire che ha il diritto di farlo.<ref group="fonte">Citato in Laura Guidobaldi, ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/11/10/617456-federer_goat_forse_sapremo.shtml Federer: "Il GOAT? Forse non lo sapremo mai"]'', ''Ubitennis.com'', 10 novembre 2011.</ref>
*{{NDR|Sul pubblico parigino}} La gente qui mi ama come fossi uno di loro: non parlo così bene il francese, ma forse piace come mi batto e cerco di dare il meglio, eppoi hanno apprezzato la fatica che ho fatto per vincere il Roland Garros.<ref group="fonte">Citato in [[Vincenzo Martucci]], ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/novembre/14/Papa_Federer_come_gioco_bene_ga_10_111114113.shtml Papà Federer «Ma come gioco bene...»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 14 novembre 2011.</ref>