Aldo Grasso: differenze tra le versioni

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*Fra tutti i programmi culinari che la tv propone (sono tantissimi, segno che siamo passati dal cibo come nutrimento al cibo come linguaggio), «[[MasterChef Italia|MasterChef]]» è il più bello, il più attraente, il più vivace. La specialità della casa è la severità: finalmente qualcuno che ha il coraggio di essere rigoroso, esigente, inflessibile, come il magistrale Anton Ego, il critico enogastronomico di [[Ratatouille]]. I poveri di spirito confondono la severità con la cattiveria e così s'imbrogliano, preparano piatti di rara modestia, senza un briciolo di fantasia e di competenza.<ref name=surclass>Da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/14/MasterChef_surclassa_gli_altri_show_co_9_111014109.shtml MasterChef surclassa gli altri show culinari]'', ''Corriere della sera'', 14 ottobre 2011, p. 71.</ref>
*{{NDR|Su [[Romanzo criminale - La serie]]}} Ho guardato la prima puntata pieno di pregiudizi. Giunto infine alla dodicesima, devo ammettere invece che ci troviamo di fronte a uno degli esiti più riusciti della fiction italiana. La livida saga del Libanese, del Dandi, del Freddo, di Patrizia ha trovato una scrittura che finalmente esce dai canoni dell'agiografia all'italiana.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/09_gennaio_16/aldo_grasso_il_libanese_e_il_dandi_fiction_aa90b7f0-e39a-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml Il Libanese e il Dandi: fiction riuscita]'', ''Corriere.it'', 16 gennaio 2009.</ref>
*Nella ''paleo-TV'' (anni '50 e '60), le rubriche librarie hanno un atteggiamento pedagogizzante verso il pubblico, tipico di tutta la televisione di quegli anni. (...) Nasce la figura del divulgatore di libri e assume le sembianze di [[Luigi Silori]], ex assistente di [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], docente di letteratura italiana contemporanea nell'ateneo genovese, come tiene a precisare il ''Radiocorriere'': «Viene dalle fila della cultura universitaria, ma non ritiene illegittima questa partecipazione della letteratura alla vita, questa riscoperta comunicazione tra l'uomo e il suo libro». Le trasmissioni di Silori sono delle sfilate, delle passerelle di uomini e libri; è anche l'unico conduttore di trasmissioni sui libri cui sia concesso il privilegio di frequentare il palinsesto serale. <ref> Da ''Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile'', ERI, 1993 </ref>
*Il [[cinismo]] è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.<ref name=papi>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_maggio_04/cinismo-papi-ignoranza-grasso_f0dce4ce-5741-11df-8ce3-00144f02aabe.shtml Il cinismo di Papi sfrutta l'ignoranza]'', ''Corriere.it'', 4 maggio 2010.</ref>
*Il fascino di questa [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda serie]] sembra non consistere più nell'esplosione della violenza, nel racconto dei reati commessi dalla banda della Magliana; appare invece il desiderio di cogliere il «retroscena» del crimine, rivelare tutto ciò che è profondo, sempre sospeso tra la meschinità ([[il Freddo]], [[il Dandi]], Bufalo, Scrocchiazeppi si comportano da bulli di periferia) e la tragicità, tra lo squallore di una bar e le «mani sulla città».<ref>Da ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_20/a-fil-di-rete-aldo-grasso_d8017038-f475-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml Romanzo criminale, sfida ambiziosa]'', ''Corriere.it'', 20 novembre 2010.</ref>