L'ispettore Derrick: differenze tra le versioni

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*[[Horst Tappert]]: Stephan Derrick
*[[Fritz Wepper]]: Harry Klein
*[[Günther Stoll]]: Schröder
*[[Muriel Baumeister]]: Monika Zeller
*[[Philipp Moog]]: Adrian Scholl
*[[Volkert Kraeft]]: Sudhoff
|doppiatoriitaliani=
* [[Bruno Alessandro]]: Stephan Derrick
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*Con le sole [[Preghiera|preghiere]] non si ottiene neanche il paradiso. ('''Schröder''', da ''Un cappio al collo''<!--, n. 31-->)
*Tutto ciò che provoca la morte inconsueta di un individuo mi interessa. ('''Stephan Derrick''', da ''Un cappio al collo''<!--, n. 31-->)
*Ci sono [[Desiderio|desideri]], in noi, soffocati, dimenticati. Ma esistono anche desideri tormentosi, che non puoi soffocare, dimenticare. Sono quelli contro i quali nessuno riesce a difendersi. ('''madre di Anna''', da ''Anna, cara Anna''<!--, n. 66-->)
*Un [[testimone]] non deve mai esprimere opinioni; deve solamente dire quello che sa. ('''Stephan Derrick''', da ''L'ora del killer''<!--, n. 90-->)
*Non si rimedia a un [[errore]] con un errore peggiore. ('''Harry Klein''', da ''Un caso per Harry''<!--, n. 94-->)
*{{NDR|Allo specchio}} Tu sei vera... anche se è tutto finto. Tu sei vera... solo se sai combattere. ('''Monika Zeller''', da ''Un volto dietro la vetrina'')
*Chi ha [[talento]] alla fine si trova davanti a una porta, e al di là di questa porta il talento diventa vocazione. ('''Sudhoff''', da ''Gli amici morti di Isolde''<!--, n. 207-->)
*Per una donna scegliere dei [[Vestito|vestiti]] è un po' come mettersi alla ricerca di se stessa. ('''sig.ra Abel''', da ''La moglie dell'assassino''<!--, n. 216-->)
*Non si può mai essere certi del comportamento delle altre persone. ('''Stephan Derrick''', da ''La voce di Elisabeth''<!--, n. 238-->)
*Noi oggi viviamo in un mondo in cui sono profondamente mutati i valori, valori che costituivano, specialmente dopo la fine dell'ultima guerra, una sorta di placenta in cui l'uomo si poteva muovere con relativa sicurezza e libertà. Adesso però viviamo su un palcoscenico dove continuamente si combattono aspre battaglie, in cui si ha la netta sensazione che sia una sola la regola che ha importanza: vince il più forte; e al primo posto si mette il profitto, il personale profitto, e il resto non conta. Si tratta di un invito straordinario per ogni criminale della Terra. La violenza è diventata una merce da esibire nei notiziari televisivi del mondo intero; e questo ha ottenuto un effetto secondario decisamente singolare: che alla violenza ci si abitua, non è più un evento che ci emoziona, che ci turba. Omicidi e morti cruente diventano valori di intrattenimento. Così gli uomini si riducono a spettatori i quali accettano che lo stare a guardare sia la loro unica funzione e assistono impotenti... Lo spettatore si ritiene libero da qualsiasi... è persuaso dall'essere libero da qualsiasi forma di complicità, non ha a che vedere in modo diretto con quello che succede. I [[mass media]] considerano il mondo come uno spettacolo in cui lo spettatore deve osservare con spavento, con terrore, gli orrori che gli propinano; però senza avere mai la sensazione, neanche per un solo momento, che è la sua storia, il suo destino che gli fanno vedere. E lo spettatore non si preoccupa e non pensa. ('''Stephan Derrick''', da ''Addio, Ispettore Derrick'')
 
==Dialoghi==
{{cronologico}}
 
*'''Beck''': Lei mi crede colpevole.<br />'''Derrick''': Per principio io non credo niente. Voglio solo delle informazioni. (da ''Morte nel bosco''<!--, n. 39-->)
 
*'''Adrian Scholl''': Lo sai che cosa dice il mio insegnante?<br />'''Monika Zeller''': No, che cosa dice?<br />'''Adrian Scholl''': Non bisogna essere [[Perfezione|perfetti]].<br />'''Monika Zeller''': Perché?<br />'''Adrian Scholl''': Ciò che è perfetto è finito, senza vita, è una cosa morta.<br />'''Monika Zeller''': In me niente è senza vita, infatti non sono perfetta. (da ''Un volto dietro la vetrina'')