Ennio De Giorgi: differenze tra le versioni

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===Attribuite===
*''Scripta volant, verba manent!''
:<u>[[Citazioni errate|Citazione volutamente errata]]</u>: In italiano, «gli scritti volano, le parole rimangono». Tale citazione non è certamente originale (è presente, ad esempio, in [[Jean Ajalbert]], ''Clémenceau'', Parigi, Gallimard, 1931), ma è un'espressione che utilizzava sovente. Essa deriva dalla locuzione latina ''«[[:w:Verba volant, scripta manent|verba volant, scripta manent]]»'', che trae origine da un discorso di [[Caio Tito]] al senato romano. «La sua scrivania era stracolma di articoli e lettere: lui rispondeva con quella strana espressione a chi gli chiedeva quando sarebbe riuscito a leggere quella montagna di messaggi di ogni genere. Sorridente, quasi sornione, nel pronunciarla mimava con la mano il volo di tutte quelle carte piene di matematica – provenienti da tutte le parti del mondo – verso la finestra del suo studio, che si affacciava sulla bellissima Piazza dei Cavalieri<ref>A [[Pisa]].</ref>. Chi la sentiva rimaneva divertito, senza magari accorgersi immediatamente che dietro a quel motto si muoveva una fondamentale questione di linguaggio. Insomma, ''leggerò'' quando ''ascolterò''».<ref>Vincenzo Letta, introduzione a Luigi Ambrosio, Marco Forti, Antonio Marino, Sergio Spagnolo, ''Scripta volant, verba manent. Ennio De Giorgi matematico e filosofo'', ETS, 2008.</ref>
 
==''Anche la scienza ha bisogno di sognare''==