Curzia Ferrari: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Curzia Ferrari==
*{{NDR|Nel libro ''Meteorologia - nella scienza, nel folklore, nell'arte'', con [[Edmondo Bernacca]]}} Curzia Ferrari sunteggia una delle mille storie-leggende, tradizioni popolari ed esorcismi legati all'andamento climatologico. Folklore, insomma tradotto in spiccioli, nel corso del tempo, dall'uomo «primitivo» sino ai suoi antenati, noi, in una indissolubile unione tra superstizione e civiltà, tra ragione e paura dell'incomprensibile. ([[Carlo Gasparini]])
 
*Gabriele D'Annunzio – studio del sentimento e filosofia di personaggi – "Le indagini della Ferrari entrano nei sentimenti dannunziani e nei personaggi: un mosaico che esalta gli aspetti e le ragioni della morfologia filosofica e cerebrale del D'Annunzio.
Attraverso il teatro, la prosa e la poesia, nel volume è D'Annunzio; con tutta la luce e la musica, il senso panico, le ore perpendicolari delle ninfe e un'apparente follia nelle parole: una logica coerente nella ricerca delle espressioni di quei concetti che l'intelligenza e la memoria danno al Poeta". Salvatore Quasimodo (da "Le Ore" Ottobre 1963.
 
* Nel carteggio "Senza di te, la morte" (lettere di Salvatore Quasimodo a Curzia Ferrari), Giovanna Musolino scrive nell'introduzione: "..a una prima lettura [queste lettere] (NDR)