Curzia Ferrari: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Correzione automatica trattini in lineette.
Riga 27:
* Nel carteggio "Senza di te, la morte" (lettere di Salvatore Quasimodo a Curzia Ferrari), Giovanna Musolino scrive nell'introduzione: "..a una prima lettura [queste lettere] (NDR)
possono sembrare la testimonianza di una travolgente passione dei sensi, ma a ben guardare si caricano di una valenza drammatica proprio perché é viva in Quasimodo la consapevolezza che la vita gli sfugge... Ed è proprio questa coscienza della propria fragilità, il presentimento che sarà "subito sera" ad accendere il desiderio sino al parossismo, mentre poche altre volte la passione dei sensi è stata così vicina alla sofferenza, all'ombra della morte."
 
*Sulla rivista "Vernice" (num. 31-32), nell'intervista di Sandro Gros-Pietro a Curzia Ferrari, leggiamo: "Oltre alla poesia, all'arte, alla scrittura politica, ci sono altre intonazioni per la sua penna?"
"Io non ho mai smesso, con mio grande diletto, di interessarmi di sport, specie di calcio. Circolano fotografie di me con la bandana rossonera sulla fronte. Ho lavorato per il "Guerin Sportivo" di Gianni Brera che era mio caro amico, come lo era Gianni Rivera. Dopo la madre di tutte le partite, il 4-3 contro la Germania in Messico nel 1970, quando la squadra rientra in Italia, chiedo a Gianni se ha tenuto un diario dei mondiali. Lui fa un po' di resistenza, ma poi ci mettiamo lì a rievocare gli eventi: insomma ricostruiamo insieme quello che divenne "Il diario messicano di Rivera", un'esclusiva a puntate sulle colonne di "Gente".
Con il supporto tecnico di Giovanni Lodetti ho pubblicato nel 2007 (ed. Ancora) il libro "Un cielo dipinto di rossonero", e il presidente Silvio Berlusconi ci ha messo la presentazione".
 
==Note==