Livio Berruti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Livio Berruti==
*Era chiuso e scontroso. Incredibilmente suscettibile. Io ero Platone, lui Aristotele: agli antipodi. Del tormento ed estasi di Michelangelo, Mennea era solo tormento.<ref name=berruti>Dall'intervista di Gaia Piccardi, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/22/Berruti_rimane_solo_Troppo_tormentato_co_0_20130322_71c3682c-92ba-11e2-9f8c-be38f41d4b93.shtml Berruti rimane solo «Troppo tormentato per andarci d'accordo»]'', ''Corriere della Sera'', 22 marzo 2013.</ref>
*Ho sempre ammirato l'eleganza della [[Juventus Football Club|Juventus]] ma nel dopo Boniperti ho iniziato ad amare meno i bianconeri, troppo freddi, adeguati alla cultura del successo a tutti i costi. Poi ho avuto modo di conoscere il cappellano del [[Torino Football Club|Torino]], don Aldo Rabino e moltissimi tifosi granata, gente meravigliosa: il mondo Toro mi ha coinvolto ed ammaliato. Io non sono tifoso di calcio ma amante delle cose belle, e il Toro ha saputo fare tante cose belle. Per me i granata rappresentano la passione viscerale, la Juve l'educazione e l'eleganza. Entrambe le squadre hanno saputo mostrare con calciatori come [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Renato Zaccarelli|Zaccarelli]] e [[Claudio Sala|Sala]] una signorilità e una compostezza che ho sempre ammirato negli sportivi.<ref>Citato in Elisa Genesio, ''Berruti: «Convertito al granata»'', ''Tuttosport'', 1º dicembre 2012, p. 8; citato in ''[http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=119503 Livio Berruti: "Ammiro lo stile Juve, ma il mondo del Toro mi ha stregato"]'', ''TuttoJuve.com'', 1º dicembre 2012.</ref>
*La verità è che ognuno è campione del suo tempo: io vivevo di slanci dilettantistici, lui portò all'esasperazione il concetto di professionismo. Io correvo sulla terra battuta, lui sul sintetico. Io ero per lo sport come divertimento e lui come affermazione del proprio ego.<ref name=berruti/>
*{{NDR|«Perché lei e Mennea non vi siete mai piaciuti?»}} Perché appartenevamo a mondi diversi e antitetici. Io con il sorriso e la gioia di fare atletica, lui sempre tormentato e sofferente: il più grande masochista della storia della velocità.<ref name=berruti/>