Assassin's Creed: Revelations: differenze tra le versioni

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==Dialoghi==
*{{NDR|Yusuf Tazim, maestro dell'ordine turco degli Assassini, accoglie Ezio}}<br />'''Yusuf''': Benvenuto, Fratello! A meno che la leggenda non menta, tu sei l'uomo che non vedo l'ora di conoscere: il celebre Maestro e Mentore, Ezio Auditore de lalalà...<br />'''Ezio''': Prego?<br />'''Yusuf''': Ehm... scusami. Faccio fatica a rammentare quell'incomprensibile italiano.<br />'''Ezio''': "Da Firenze": la città in cui sono nato.<br />'''Yusuf''': Aah, sì! Eh... quindi... secondo le vostre usanze io sarei "Yusuf Tazim da Istanbul". Eheh... Mi piace!<br />'''Ezio''': Istanbul? Un altro nome per questa città?<br />'''Yusuf''': ''Evet'' (Sì), il preferito dai locali. Vieni, Mentore da Firenze. Facciamoci un giro.
 
*{{NDR|Ezio rivive il primo ricordo di Altaïr attraverso la Chiave di Masyaf: Altaïr salva il proprio mentore Al Mualim uccidendo il traditore Haras}}<br />'''Haras''': Hai troppa fiducia nel cuore degli uomini, Altaïr! I Templari conoscono la verità. Gli uomini sono deboli, vili e ignobili.<br />'''Altaïr''': No! Il nostro Credo dimostra il contrario!<br />'''Haras''': Eheh... aah... forse non sono abbastanza saggio da capirlo, ma sospetto il contrario: che sono troppo saggio per credere a una tale follia.<br />{{NDR|Haras muore e Al Mualim dialoga con Altaïr}}<br />'''Al Mualim''': Gli hai dato un'occasione per conservare la dignità. Perché?<br />'''Altaïr''': Nessuno dovrebbe morire senza conoscere la gentilezza.<br />'''Al Mualim''': Ma ha rifiutato la tua cortesia.<br />'''Altaïr''': Era suo diritto.<br />'''Al Mualim''': Altaïr... t'ho visto abbandonare la fanciullezza in così breve tempo che ciò mi riempie di tristezza oltre che d'orgoglio. Ti adegui al ruolo di tuo padre come fosse stato pensato per te.<br />'''Altaïr''': Non lo conoscevo bene come padre. Era, prima di tutto, un Assassino.<br />'''Al Mualim''': Anche tu sei nato nell'Ordine. Te ne penti?<br />'''Altaïr''': Posso pentirmi dell'unica vita che abbia mai conosciuto?<br />'''Al Mualim''': Potrebbe accadere col tempo e starà a te scegliere la via che preferisci. Vieni ragazzo e tieni pronta la lama: questa battaglia non è ancora vinta.
 
*{{NDR|Dialogo tra Manuele Paleologo ed Ezio, dopo che questo lo ha raggiunto}}<br />'''Manuele''': Tu! Tu ti approfitti di un popolo povero e perseguitato, usandoci per favorire la tua vana missione! Ma noi ci battiamo per la dignità, Assassino... per ridare la pace a questa terra martoriata.<br />'''Ezio''': I Templari sono sempre svelti a parlare di pace, ma assai lenti a cedere il potere!<br />'''Manuele''': Perché il potere genera la pace, idiota! Non può accadere il contrario! Questa gente affogherebbe senza una mano salda che la regga, che la tenga in riga!<br />'''Ezio''': Eccolo qui, il mostro che sono venuto a uccidere!<br />{{NDR|Ezio e Manuele combattono e quest'ultimo ha la peggio}}<br />'''Manuele''': Avrei dovuto essere il successore di Costantino... avevo così tanti progetti...<br />'''Ezio''': Il tuo sogno muore con te, Manuele! Il tuo impero è perduto!<br />'''Manuele''': Argh... Ma non sono l'unico ad avere quella visione, Assassino... il sogno del nostro Ordine è universale... argh... Ottomani, Bizantini, non sono che etichette, costumi e apparenze... dietro a questi ornamenti tutti i Templari fanno parte della stessa famiglia.<br />'''Ezio''': Bando alle ciance! Sono qui per la chiave di Masyaf.<br />'''Manuele''': Prendila, dunque. Eheheh... Prendila! E cerca la tua fortuna, vedi se riesci a-ad arrivare a cento leghe da quella biblioteca prima che... uno di noi ti finisca... eheh...
 
*{{NDR|Abbas, colpito dalla pistola celata, cade a terra: Altaïr si avvicina lentamente e dialoga con lui}}<br />'''Abbas''': Non potrò mai perdonarti, Altaïr. Le tue menzogne sulla mia famiglia, su mio padre... L'umiliazione che ho subito...<br />'''Altaïr''': Non erano menzogne, Abbas. Avevo dieci anni quando tuo padre venne da me: era in lacrime, implorava perdono per aver tradito la mia famiglia, quindi si tagliò la gola. Vidi la sua vita defluire ai miei piedi. Non scorderò mai quell'immagine.<br />'''Abbas''': No...<br />'''Altaïr''': Ma non era un codardo, Abbas! Riscattò il proprio onore...<br />'''Abbas''': Spero ci sia un'altra vita dopo questa, così lo rivedrò e saprò la verità sui suoi ultimi giorni... e quando verrà la tua ora, noi ti troveremo! E allora non ci saranno più dubbi!