Noam Chomsky: differenze tra le versioni

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*Prima degli anni settanta, le banche erano banche. Facevano quello che delle banche dovevano fare in un'economia capitalistica di Stato. Per esempio, prendevano dai vostri conti correnti i fondi inutilizzati e li trasferivano per scopi potenzialmente utili, come aiutare una famiglia a comprare una casa o a mandare il figlio all'università, o a cose del genere. Negli anni settanta tutto questo è cambiato radicalmente. Fino ad allora non c'erano state crisi finanziarie. (p. 26)
* C'è sempre stato un divario tra le scelte politiche e la volontà popolare, ma ora ha raggiunto dimensioni astronomiche. Oggi lo si può percepire chiaramente. (p. 29)
* Ci sono, per la prima volta nella storia dell'umanità, seri rischi che mettono a repentaglio un'accettabile sopravvivenza della specie. Due di questi sono particolarmente pressanti. Uno ce lo portiamo dietro dal 1945. In qualche modo è un miracolo se fino ad ora l'abbiamo scampato. È la minaccia della guerra nucleare e delle armi atomiche. ([...)]<br />L'altra, ovviamente, è la catastrofe ambientale. (pp. 38-39).
*Per tutta la passata generazione sono state messe in atto politiche che hanno portato a un'estrema concentrazione della ricchezza nelle mani di una minuscola frazione della popolazione. Infatti, la distribuzione della ricchezza è letteralmente in mano al decimo superiore dell'1% della popolazione, una frazione così minuscola che non può neanche essere censita – bisogna fare un'analisi statistica per poterla rilevare.Questa parte della società ne ha tratto grandi benefici. Essa è costituita principalmente dal settore finanziario – amministratori di fondi speculativi, amministratori delegati di grandi gruppi finanziari e così via. (p. 56)
*La concentrazione della ricchezza porta quasi automaticamente alla concentrazione del potere politico, che a sua volta si traduce in leggi che favoriscono naturalmente gli interessi di coloro che le formulano. (p. 57)