Kazuo Ishiguro: differenze tra le versioni

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*Se ci pensate bene, dipendere l'uno dall'altra per produrre ciò che poi sarebbe andato a far parte del proprio personale tesoro, era destinato a influire sui rapporti personali.
*La prima volta che cogli l'immagine di te attraverso gli occhi di una persona simile, è una sensazione tremenda. E' come passare davanti a uno specchio davanti al quale sei passata ogni giorno della tua vita, e che all'improvviso riflette qualcos'altro, qualcosa di strano ed inquietante.
*Forse ognuno di noi a Hailsham nascondeva dei piccoli segreti come quello - minuscoli rifugi fatti di niente dove rimanere soli con le nostre paure e i nostri desideri.
*Perchè forse, in un certo senso, non ci eravamo lasciati alle spalle quello che ritenevamo di aver abbandonato. Perchè, sotto sotto, una parte di noi rimase sempre così: timorosa del mondo intorno e - non importa quanto ci disprezzassimo per questo - incapaci di staccarci l'uno dall'altra.
*Tuttavia, ognuno di noi, più o meno intensamente, riteneva che quando si incontrava la persona da cui si era stati copiati, era possibile percepire qualcosa di ciò che si era veramente e, forse, intravedere qualcosa di ciò che la vita teneva in serbo per noi.
*Perchè adesso che erano soli, entrambi dovevano sopportare un destino che meritavano fino in fondo.
*Non mi era mai passato per la mente che le nostre vite, che fino a quel momento erano rimaste tanto strettamente intrecciate fra di loto, potessero disfarsi e separarsi per una cosa come quella. [...] Se allora l'avessimo capito - chissà - forse ci saremmo tenuti più stretti l'uno all'altra.
*Era come se qualcosa che era rimasto sospeso sopra di me fosse sparito, e anche se le cose non erano affatto risolte, provai la sensazione che almeno adesso si fosse aperto uno spiraglio verso un posto migliore.
*Era davvero straordinario, il modo in cui gli anni sembravano annullarsi, e noi ci trovavamo così a nostro agio insieme.
*Così quella sensazione mi afferrò di nuovo, sebbene cercassi di allontanarla: la sensazione che fosse ormai troppo tardi; che c'era stato un tempo in cui tutto avrebbe avuto un senso, ma che avevamo perso l'occasione, e che ci fosse qualcosa di ridicolo, di riprovevole addirittura, nel modo in cui stavamo pensando e pianificando il futuro.
*Prima di allora, tutti i cloni - o studenti, come preferivamo chiamarvi noi - esistevano soltanto per rifornire la scienza medica. All'inizio, dopo la guerra, è ciò che rappresentavate per la maggior parte delle persone. Degli oggetti indistinti in una provetta per i test. Ecco perché collezionavamo i vostri lavori. Selezionavamo i migliori e allestivamo delle mostre. Nei tardi anni Settanta, all'apice della nostra influenza, organizzavamo grandi eventi in tutto il paese. Alla presenza di membri del gabinetto, vescovi, ogni genere di gente famosa. C'erano discorsi, imponenti raccolte di fondi. "Ecco, guardate! - ripetevamo. - Guardate queste opere! Come osate dire che questi bambini non sono esseri umani esattamente come noi?".
*Mi ero rivolta a Madame, ma sentivo Tommy muoversi accanto a me, ed ero consapevole del tessuto dei suoi abiti, di ogni cosa che lo riguardava.
*Stavo piangendo per una ragione completamente diversa. Mentre ti osservavo ballare quel giorno, ho visto qualcos'altro. Ho visto un nuovo mondo che si avvicinava a grandi passi. Più scientifico, più efficiente, certo. Più cure per le vecchie malattie. Splendido. E tuttavia un mondo duro, crudele. Ho visto una ragazzina, con gli occhi chiusi, stringere al petto il vecchio mondo gentile, quello che nel suo cuore sapeva non sarebbe durato per sempre, e lei lo teneva fra le braccia e implorava, che non la abbandonasse. Ecco ciò che ho visto. Non eri veramente tu, non era quello che stavi facendo, lo so. Ma ti ho vista e ho sentito il cuore spezzarsi. E non l'ho mai dimenticato.
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*Continuo a pensare a un fiume da qualche parte là fuori, con l'acqua che scorre velocissima. E quelle due persone nell'acqua, che cercano di tenersi strette, più che possono, ma alla fine devono desistere. La corrente è troppo forte. Devono mollare, separarsi. È la stessa cosa per noi. È un peccato, Kath, perché ci siamo amati per tutta la vita... Ma alla fine non possiamo rimanere insieme per sempre.
*Stavo parlando con uno dei miei donatori l'altro giorno, che si lamentava di come i ricordi, anche i più pèreziosi, svanissero sorprendentemente in fretta. Però io non sono d'accordo. I ricordi che mi sono più cari, mi sembra che non svaniranno mai. Ho perso Ruth, poi ho perso Tommy, ma non perderò i ricordi che serbo di loro.
*Pensavo ai rifiuti, alla plastica che sventolava tra i rami, alla linea di strane cose intrappolate lungo il reticolato, e allora chiusi quasi gli occhi e immaginai che quello fosse il punto dove tutto ciò che avevo perduto dagli anni dell'infanzia era stato gettato a riva; adesso mi trovavo lì, e se avessi aspettato abbastanza, una minuscola figura sarebbe apparsa all'orizzonte in fondo al campo, e a poco a poco sarebbe diventata più grande, finché non mi fossi resa conto che era Tommy, e lui mi avrebbe fatto un cenno di saluto con la mano, forse mi avrebbe chiamata. La fantasia non andò mai al di là di questa immagine - non glielo permisi - e sebbene le lacrime mi rotolassero lungo le guance, non singhiozzavo né mi sentivo disperata.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==