Giovanni Giraldi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
* Nella [[solitudine]] scopri te essere il pianto di [[Dio]]. (da ''Elogio della Solitudine'', in ''Sistematica'' NN. 120-121)
* Non vi è liquidità nel pensiero, proprio perché l'idea ci diventa comune, perché ad essa andiamo come ad un presupposto identico, perché nell'idea poniamo la nostra pace dopo la peregrinazione, perché siamo chiamati ad una fermezza che sia anche la verità, non più mobilizzabile. Anche il più spumeggiante tra i diveniristi crede fermo almeno il suo cuore. (da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 156-15, p. 47)
* Quale idea dell'[[arte]] ho adottato? [[Classicismo]]; questo è l'eterno; tutto il resto è ciarpame, rottame, similarte; nei casi estremi è anche menzogna. (da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 156-15, p. 77)
* Si deve riconoscere che Gentile, con impegno e genialità speculativa, ha reso al Soggetto la sua dignità, che è la dignità dell’Atto; resta obliterata la dignità dell’Oggetto: questo ''usque recurrit''.<ref name=DA/>
* Un [[scopo|fine]] è immanente ad ogni forma di scelta, o decisione. Scelgo, innanzitutto, per capire meglio; scelgo per essere più certo nelle mie certezze; scelgo per uscire da una immobilizzazione che mi pesa; scelgo anche perché si deve esplorare che cosa eventualmente si presenta alla vista navigando su nuove rotte. (da ''Autobiografia come filosofia'' e pagine integrative, in ''Sistematica'' NN. 130-131, p. 49)