Roberto Cotroneo: differenze tra le versioni

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* Il sogno di tutti i bambini è quello di andare nello spazio. Il sogno degli adulti è quello di trovarsi uno spazio. Uno spazio concettuale, certo: ma soprattutto uno spazio fisico dove poter respirare, dove riuscire a ritrovarsi e forse riconoscersi. Lo spazio è un luogo in cui si può trovare il proprio tempo. (da ''Lo spazio digitale? Un paradosso mentale'', ''Sette'', 21 dicembre 2012)
* Paradossalmente, la frase mi manca il tempo per fare le cose che mi piacciono, si sta lentamente trasformando in una frase diversa. Mi manca lo [[spazio]] fisico per pensare, intuire le cose che mi piacciono e che vorrei fare. Lo spazio fisico per trovare un libro che non cercavo. Lo spazio fisico per camminare e farmi venire delle idee. Il web e i social network chiudono le porte alla casualità che conosciamo, e aprono finestre di nuove casualità che dobbiamo ancora capire. (''ibidem'')
* Chi chiede "come stai?", attraverso un messaggio che si può mandare in un tempo rapidissimo e senza dispendio di energia, in realtà vuole sapere e non vuole sentire, vuole sapere e non vuole condividere. E non è più un vero scambio emotivo e sentimentale. Stiamo abituando le nuove generazioni a chiedere senza voler sapere, augurare senza voler sentire; perdendo il significato dei gesti, pensando che le parole possano avere senso quando sono private del corpo, del movimento, dello sguardo e della vita. (da ''Quegli auguri digitali senza passione'', ''Sette'', 12 aprile 2013)
 
== Bibliografia ==