Sandro Veronesi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
NDR doveroso essendo cit. in seconda persona.
mNessun oggetto della modifica
Riga 14:
*{{NDR|Su [[Alessandro Del Piero]]}} Io, che sono tra quelli che lo hanno creduto immenso fin dal primo momento (fin dalla tripletta contro il Parma del 1994, per quanto mi riguarda), posso solo testimoniare di quanto sia bello che un fuoriclasse così giochi nella squadra per cui si fa il tifo: e mi era successo soltanto con Platini, in tutta la mia vita, di credere tanto profondamente in un giocatore, nella sua naturale capacità di vincere da solo la partita o di consolare, con la bellezza del suo calcio, anche la peggiore sconfitta. Ci si sente protetti esteticamente, con lui in campo, e non si ha paura di nulla.<ref name=sfida/>
*{{NDR|A [[Claudio Ranieri]] e [[Jean-Claude Blanc]] nel 2008}} Non preoccupatevi di dare una nuova immagine della Juventus, recuperate piuttosto quella che ha sempre avuto: la storia dice che è quella giusta. Si può essere gentiluomini anche immersi nell'odio sportivo di mezza Italia, come hanno ben dimostrato Boniperti o l'avvocato Agnelli, e le Fiat le hanno sempre comprate anche i tifosi dell'Inter o della Fiorentina. Nulla viene a mancare, nell'integrità di un galantuomo, se i tifosi avversari ti fischiano e ti insultano. Anzi, questo è diventato nel tempo l'alimento principe della dieta bianconera: l'odio degli avversari, il livore, il rancore, gli insulti.<ref name=juve>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/luglio/05/vera_benzina_noi_gobbi__ga_10_080705043.shtml La vera benzina di noi «gobbi»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 5 luglio 2008.</ref>
*{{NDR|Nel 2008 in occasione al ritorno della Juventus in Champions League}} Per un vecchio tifoso bianconero come me, in effetti, veder partire una stagione senza la Juve in serie A, o senza la Juve tra le favorite, o senza la Juve nelle coppe europee, com'è successo negli ultimi due anni, è stato come ritrovarsi in un posto veramente lontano, straniero, assurdo: in Alaska, in Patagonia. Sì, si può dire che a questo punto noi tifosi juventini siamo tornati a casa. Insieme a noi sono tornati a casa i nostri fuoriclasse, [[Alessandro Del Piero|Del Piero]], [[Pavel Nedvěd|Nedved]], [[Gianluigi Buffon|Buffon]], Camoranesi, [[David Trézéguet|Trezeguet]], [[Giorgio Chiellini|Chiellini]], [{{NDR|Cristiano]}} Zanetti, che non hanno abbandonato la barca in difficoltà ma sono rimasti a soffrire e hanno puntato la carriera su questo ritorno. E un simile binomio tifosi-campioni, questo grumo di passione e di forza, di amore e di classe, di quantità e di qualità, rappresenta effettivamente la Juventus – la sua storia, la sua tradizione. Dunque, quando si parla di ritorno a casa si parla di una cosa vera, reale: perché la casa della Juventus è la battaglia per la vittoria.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/agosto/31/regole_della_casa_bianconera_ga_10_080831105.shtml Le regole della casa bianconera]'', ''Gazzetta dello Sport'', 31 agosto 2008.</ref>
*Perché Del Piero, appunto, è un capitano «naturale», nel senso più pieno e concreto del termine: quando è possibile sa far cambiare il corso delle cose con la propria forza, e sa assorbire con la stessa forza le grandi delusioni quando questo non è possibile.<ref>Da ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/13/ALE_CAPITANO_SCELTA_GIUSTA_ga_10_080613090.shtml Ale capitano, la scelta giusta]'', ''Gazzetta dello Sport'', 13 giugno 2008.</ref>
*Predicò con vigore – Iddio colpirà –, scatenò terrore e devozione – Iddio castigherà –, si agitò e si inginocchiò – solo [[Maria]] può salvarci –, producendosi in una di quelle prestazioni di eloquenza celeste che erano rinomate tra le quattordici o quindici – quella mattina sedici – vecchie. (da ''Brucia Troia'', Bompiani, 2007)