Jean-Jacques Rousseau: differenze tra le versioni

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*Nel regno dei ciechi i guerci son re; passai colà per un per un buon maestro, poiché ce n'erano solo di cattivi. (p. 147)
*Gli amori di viaggio non son fatti per durare. (p. 194)
*Quando mi trovavo a Motiers andavo a degli incontri mondani dai miei vicini portandomi in tasca sempre un bilboquet per giocarci per tutto il tempo per non parlare quando non avevo niente da dire. Se ognuno facesse altrettanto, gli uomini diventerebbero meno malvagi, i loro commerci diventerebbero più sicuri, e io penso, più agevoli. Infine, che qualcuno rida se vuole, ma io sostengo che la sola morale disponibile nei tempi odierni sia la morale del [[w:kendama|bilboquet]]. (libro V) <ref>Il gioco citato è il kendama in Francia chiamato Bilboquet. Bil significa palla, e Boquet significa piccolo albero. Questa parola esprime il fatto che il gioco venga giocato con una pallina di legno. Il gioco, come veniva giocato un tempo era diverso da quello che noi conosciamo come il Kendama di oggi, c'era una tazza grande e una piccola tazza alle due estremità di un bastone, a cui era attaccata una palla con una cordicella. Il giocatore doveva continuamente far saltare la palla, alternando tra le due coppe.</ref>
{{NDR|Jean Jacques Rousseau, ''Le confessioni'', traduzione di Valentina Valente, EDIPEM 1973.}}