Pelé: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 35:
*Pelé è sempre stato nero e mai nessuno si è permesso di fare il verso delle scimmie, quando giocava lui, né di trattarlo male per il colore che aveva e che ha. Nel 1977 l'Onu gli ha conferito il titolo di Cittadino del mondo. Pelé è stato e continua a essere il calcio.
*Pelé sarebbe certamente venuto a giocare per una squadra italiana (Juve, Milan o Inter, di qui non si scappa) se il governo brasiliano non l'avesse definito patrimonio nazionale vietandone l'esportazione. Lui non aveva ancora 20 anni. Ed è un simbolo da più di 40. Chi ama il calcio ama Pelé, per quello che ha fatto e per come s'è conservato. Disponibile, simpatico, molto alla mano, esattamente come quando giocava.
*Lo chiamarono la Perla Nera, poi O Rey
e non c'è dubbio che la fama più solida
e diffusa di massimo campione di ogni
tempo spetti a lui, Edson Arantes do
Nascimento, in arte Pelè. Su basi
solidissime: il calcio come equilibrio tra arte e sostegno fisico, tra magia ed
efficacia, tra invenzione e cinismo
raggiunse nel suo gioco vette
inesplorate.
Pelè è stato un sommo artista
universale, cui il pallone correva incontro come un a un festoso
richiamo, per poi accucciarglisi
intorno, rimbalzandogli addosso,
rispondere con affetto e obbedienza a
ogni sollecitazione. ([[Carlo Felice Chiesa]])
 
==Bibliografia==