Günter Netzer: differenze tra le versioni

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{{Intestazione2|''[http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/02/Netzer_crede_ancora_nella_Germania_co_0_0201022977.shtml Netzer crede ancora nella Germania in crisi]''|Intervista di Paolo Valentino, ''Corriere della Sera'', 2 gennaio 2002}}
*{{NDR|Sulla [[partita della lattina]]}} Quel giorno giocammo la partita della vita. Non ci avrebbe fermati nessuno. Avremmo battuto l'Inter, anche se non ci fosse stata la lattina e Boninsegna fosse rimasto in campo. Sono cose che succedono ogni tanto nel calcio, tutto funziona, tutto va al suo posto. Quel giorno successe a noi del Borussia Moenchengladbach. Fu e rimane il più grande match nella storia della squadra.
*Bisogna fare una premessa: prima che la squadra {{NDR|il [[Borussia Verein für Leibesübungen 1900 Mönchengladbach]]}} arrivasse al successo, la gente non sapeva neppure dove fosse Moenchengladbach, molti all'estero pensavano addirittura che il luogo fosse Borussia. Noi siamo stati la sua più grande pubblicità in Germania e nel mondo. [...] Eravamo una squadra giovane, già celebre da noi per il suo calcio d'attacco, grazie al quale abbiamo vinto due campionati di seguito e una coppa di lega. Il nostro gioco era il più bello della Bundesliga, anche se la leggenda rimaneva il Bayern.
*{{NDR|Sulla [[partita della lattina]]}} Fummo ingenui, sottovalutammo l'episodio. In Italia sapevate già cosa sarebbe accaduto. Cose simili erano successe nel vostro campionato. Da noi era diverso: la gente buttava oggetti in campo, ma una partita non era mai stata annullata per questa ragione. Mi ricordo che io ero scettico e consigliai al nostro allenatore di mandare un medico negli spogliatoi dell'Inter, per visitare Boninsegna. Non ce lo hanno permesso. Le porte dello spogliatoio nerazzurro erano state chiuse e nessun estraneo venne fatto entrare. Il delegato dell'Uefa era [[Matt Busby]], l'ex manager del Manchester United. Abbiamo chiesto il suo intervento, ma quella sera il dopo-partita fu molto caotico, c'era tanta confusione.
*{{NDR|Sul [[Borussia Verein für Leibesübungen 1900 Mönchengladbach]]}} Eravamo la provincia, un po' come da voi il Cagliari di [[Luigi Riva|Riva]]. Moenchengladbach è ancora oggi una provincia. Per questo non fu mai possibile per la città diventare una delle capitali del calcio tedesco, dovevamo sempre vendere i migliori giocatori per far cassa.
*La nazionale in Germania è un po' come il marco, un pezzo della nostra identità nazionale.