Umberto Veronesi: differenze tra le versioni

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*Sono [[vegetarianismo|vegetariano]] da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c' è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/25/una-crudelta-per-gli-animali-per-noi.html Una crudeltà per gli animali e per noi stessi]'', ''la Repubblica'', 25 giugno 2008.</ref>
*Sono vegetariano per motivi etici e non medici. Gli [[animale|animali]] vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. Tutti gli animali.<br>Spesso mi chiedono perché ho scelto di essere vegetariano. La prima risposta è di tipo etico. Si tratta di una scelta che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi. Gli animali provano emozioni, dolore, paura. Che diritto abbiamo di strappare l'agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le "fettine" che le mamme umane amano tanto per i propri figli? Non credo che le mie siano idee romantiche, senza fondamento. Ricordo ancora una sconvolgente inchiesta sul vero e proprio terrore che si impadronisce degli animali portati al macello, quando arrivano in prossimità del [[mattatoio]]. Smettiamola di dire che gli animali "non capiscono".<ref>Dall'intervista a ''Oggi'' del 23 ottobre 2002.</ref>
*La mente è il luogo dove la medicina viene percepita.<ref>da ''[http://archiviostorico.corriere.it/2013/aprile/07/Informazioni_dignita_Sui_diritti_del_co_0_20130407_18ed7df2-9f47-11e2-aaa1-67707bdac44a.shtml Informazioni e dignità. Sui diritti del malato ancora molto da fare]'', ''Corriere della Sera'', 7 aprile 2013.</ref>
 
==''Da bambino avevo un sogno''==