AIDS: differenze tra le versioni

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[[Immagine:World Aids Day Ribbon.png|thumb|Il nastro rosso, simbolo della lotta contro l'AIDS]]
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Citazioni sull''''AIDS'''.
 
==Citazioni==
*Debbo pregare, debbo pensarci: non so se è cosa buona portare i malati di AIDS in un luogo di grande turismo. E se fossero rifiutati? Soffrirebbero due volte. ([[Madre Teresa di Calcutta]])
*[''Che cosa diresti a chi considera l'Aids una punizione divina?''] che Dio ha già punito lui infettandolo con un pensiero simile. ([[Aldo Busi]])
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*Il peggior momento di tutti questi fu mentre tornavo dallo studio del dottore, per andare a dire a mia moglie che ero sieropositivo.
*{{NDR|Commentando le circostanze nelle quali contrasse il virus dell'HIV}} La vera storia è che non facevo del sesso sicuro. È solo questo. È semplice.
*Ti dirò, è buffo, perché l'unico momento in cui penso all'HIV è quando devo prendere le mie medicine due volte al giorno.
 
===[[Ida Magli]]===
*{{NDR|Nel 1987}} L'Aids, dunque, che cos'è se non una costruzione sociale? È una malattia che si contrae soltanto per contatto diretto con sangue infetto. Diretto significa: sangue con virus. Sui trecento malati di Aids, ci sono 11 (undici) casi di persone che sono state sottoposte a trasfusione. Tutti gli altri sono omosessuali di sesso maschile (che possono essere bisessuali e soltanto in questo caso e sempre che abbiano rapporti che causino lacerazioni possono contagiare un partner femminile); omosessuali che sono anche tossicodipendenti, sempre di sesso maschile.
*{{NDR|Nel 1987}} Non esiste nessun caso di infezione da paziente a medico o a infermiere, e viceversa. Ma la paura coinvolge tutti: medici, infermieri, giornalisti, operatori sociali di qualsiasi genere. Dunque un fattore sociale sommerso predispone all'allucinazione: la sessualità, che nel caso specifico è comunque percepita come trasgressiva e che suscita o ripugnanza o sensi di colpa abnormi. Il fatto che l'Aids sia stato equiparato alla [[peste]] ne è un sicuro indizio. L'Aids non ha nulla a che fare con la peste, sia perché il contagio è soltanto diretto e attraverso il sangue sia perché i numeri non sono minimamente confrontabili. Ma nessuno chiama l'Aids come la nuova [[sifilide]], perché la gestione della sessualità è fatta al maschile, e la sifilide non è mai stata oggetto libero di discorso. Basti una prova.
*{{NDR|Nel 1987}} Prima deduzione: è falso etichettare l'Aids come la nuova peste, la malattia che non perdona, la malattia terribile. SIAMO di fronte ad incidenze mortali non superiori, ed anzi, in alcuni casi inferiori, a quelle del cancro, con la differenza che il cancro è la seconda causa di morte in Italia (circa novantamila in un anno).
*{{NDR|Nel 1987}} Spero che sia ben chiaro: è un fenomeno assolutamente impercettibile, e che non avrebbe di per sé mai potuto raggiungere e colpire, come ha colpito, l'opinione pubblica e gli istituti politici, se non fossero stati convergenti diversi fattori che ora tenterò di analizzare. Rimane, comunque, chiaro un fatto: diffondere notizie, opuscoli (penso con terrore a quello predisposto dal Pci) o informazioni nelle scuole, dove penso si passerà dal nulla dell'educazione sessuale, ai rapporti ano-linguali (espressione simpatica dell'assessorato alla Sanità del Comune di Roma), serve, ormai, soltanto ad accrescere il timore e costituisce un vero pericolo e una aggressione criminosa agli individui.
 
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