Emanuela Audisio: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sulla finale di [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]] 1980 [[Rivalità Borg-McEnroe|Borg - McEnroe]]}} Borg con la sua riservatezza e determinazione ricordava quello che il paese desiderava essere, McEnroe con la sua inquietudine e paranoia lo teneva fermo a quello che era. Così il 5 luglio dell'80 si giocò la finale. Tutti ricordano l'eccitazione: non era solo tennis, era qualcosa di più profondo. Nelson Mandela riuscì a convincere le sue guardie a Robben Island a procurargli una radio in modo da poter ascoltare la cronaca, Andy Warhol si alzò presto nella casa di sua madre, sulla 66esima, per non perdersi la diretta.<ref name=mc>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/13/la-sfida-di-mcenroe-il-tennis-ribelle.html La sfida di McEnroe il tennis ribelle degli anni Ottanta]'', 13 novembre 2005.</ref>
*Con tutto il rispetto [[Pietro Mennea|Pietro]], meglio tu. La tua schiena piegata, le tue gambe storte, la tua stoffa ruvida. E quelle mani che litigavano con il traguardo, quasi a volerlo raddrizzare. Meglio quella tua curva affamata che sbucava nella felicità. Per noi sarà sempre perfetta così.<ref name=monaco>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/03/22/il-monaco-della-velocita.html Il monaco della velocità]'', 22 marzo 2013.</ref>
*{{NDR|Su [[Andre Agassi]]}} Era il David Bowie della racchetta. Capellone e diverso. Si truccava, si smaltava le unghie, giocava con i pantaloncini jeans, scartati da McEnroe e anche senza mutande (a Parigi). Ora con "Open", in Italia, è il caso letterario dell'anno: 130 mila copie vendute (50 mila negli ultimi tre mesi). Aveva la ribattuta più veloce del mondo, ora vince con un'onda lunga e lenta, ma sempre implacabile. Un long-seller, visto che negli Usa l'autobiografia è uscita tre anni fa. Non facevi in tempo a servire, che già ti aggrediva da fondo campo, ora invece ti conquista in 493 pagine, insomma ce ne mette, non ha più fretta.E in un anno è salito in cima. Era il kid di Las Vegas: pazzo, scatenato, eccessivo. Un vandalo, con la racchetta e senza. Sfasciava certezze, veloce come una pallina della roulette. Ciuffo rosa da moicano e orecchino.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/09/28/la-racchetta-dello-scrittore-agassi-vi.html La racchetta dello scrittore/1 - Agassi: "Vi racconto la mia vita di campione fragile"]'', 28 settembre 2012.</ref>
*{{NDR|Sulla finale di Wimbledon 1980 [[Rivalità Borg-McEnroe|Borg - McEnroe]]}} Fino a quel momento il tennis era stato un gioco: obbedienza, tradizione, aristocrazia. Roba seria, da adulti, protestare non era elegante. Borg era imperturbabile, Buster Keaton con la racchetta. Ci teneva alle abitudini. Alloggiava sempre allo stesso albergo, ogni sera regolava il condizionatore su 12 gradi, dormiva nudo e senza lenzuola. Le sue pulsazioni al risveglio non superavano mai i 50 battiti al minuto. Credeva che un qualsiasi cambiamento avrebbe alterato il suo equilibrio. Anche il borsone veniva preparato con maniacalità: le magliette, la fascia per capelli, i calzini.<ref name=mc/>
*Ha corso in velocità anche l'ultima curva. Ha lottato e sofferto in silenzio. Era orgoglioso, non chiedeva sconti, e ha nascosto a tutti la sua malattia [[Pietro Mennea|Pietro Paolo Mennea]] correva storto, ma sapeva stare dritto. E far volare come Modugno togliendo il respiro.<ref name=monaco/>