Pietro Nenni: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Pietro Nenni==
*[[Cipriano Facchinetti]] era uomo che, se tempi difficili per la democrazia dovessero venire, non avrebbe esitato a prendere il suo posto di lotta e di responsabilità. Per lui la democrazia era essenzialmente costume morale e fede nel progresso, ragione per cui raffigurava la vita nelle forze che rappresentano il progresso, mentre detestava quanto rappresenta il passato ed il regresso. (da ''Discorsi parlamentari, 1946-1979'', Camera dei Deputati, 1983)
*[La politica dell'alternativa democratica, come è stata praticata negli scorsi anni, non sacrifica il domani all'oggi, ma muove dall'oggi verso il domani, dal particolare verso l'insieme...] Essa attacca l'una dopo l'altra le posizioni reazionarie, quelle in cui l'avversario è maggiormente esposto ed isolato, procedendo col metodo che la saggezza contadina ha consacrato in uno dei tanti proverbi delle nostre campagne. Quando vuoi abbattere un albero non è sempre utile adoperare una corda. Col troppo tirare la corda può spezzarsi. Allora è meglio scavare attorno all'albero per farlo cadere. L'albero da far cascare è per ora quello degli interessi conservatori e reazionari. (dadalla Partitorelazione socialistaal italiano, ''XXXIV Congresso nazionale del Partito socialista italiano, Milano, 15-20 marzo 1961'', Milanoin 1961,''Il p.socialismo 41;nella citatodemocrazia'', in Ginsborg 1989Vallecchi, p. 3541966)
*{{NDR|Dopo la caduta di [[Benito Mussolini|Mussolini]] e la sua scarcerazione da Ponza}} Arriviamo a Terracina dopo ore di viaggio. Bandiere alle finestre, striscioni acclamanti l'esercito, scritte di " Viva Badoglio": è il solito volto dell'Italia festeggiante; l'Italia che non mi piace, quella che ha sempre pronto l' applauso per ogni vincitore [...]. Anche qui è tutto da rifare. (da ''Diari'')
* In [[politica]] ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano. (citato in [[Indro Montanelli]], ''I protagonisti'', Rizzoli, 1976, p. 240)