Gigi Riva: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
m abc
Riga 2:
'''Luigi Riva''', detto '''Gigi''' (1944 – vivente), dirigente sportivo ed ex calciatore italiano.
 
*Al contrario di [[Sandro Mazzola|Mazzola]] e di [[Gianni Rivera|Rivera]], che da lui vennero coccolati moltissimo, non ho mai ritenuto [[Edmondo Fabbri|Fabbri]] un grande Commissario Tecnico: tutt'al più un buon preparatore. Ma con me si comportò da galantuomo: il giorno dopo {{NDR|l'uscita dal Mondiale del 1966}}, benché distrutto, mi prese in disparte e mi chiese scusa. "Se avessi avuto il coraggio di farti giocare, ora non saremmo qui". E le stesse scuse me le ripeté qualche anno dopo quando, per uno strano caso della vita, diventò il mio allenatore al Cagliari.<ref name=Mon>Dall'intervista di [[Marino Bartoletti]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/01/Riva_avventura_mai_nata_Fabbri_co_0_0205012182.shtml Riva, un'avventura mai nata «Fabbri si scusò in lacrime»]'', ''Corriere della Sera'', 1 maggio 2002.</ref>
*Ho vissuto con [[Giacinto Facchetti|Facchetti]] cento e più partite in azzurro, io attaccante lui capitano. Giorni belli e meno belli ma comunque con una costante: Giacinto era una persona straordinaria, pulita, onesta. Per noi tutti era un esempio, un punto di riferimento costante, era il nostro angelo.<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/11_luglio_05/scudetto-difesa-facchetti_aa156c14-a722-11e0-bbaa-d83a3b6f7958.shtml Un coro: giù le mani da Facchetti Riva: "Giacinto era un angelo"]'', ''Corriere.it'', 5 luglio 2011.</ref>
*{{NDR|Sulla nazionale del Mondiale 1966}} In una delle ali dormivano i "potenti", quelli che facevano il bello e il cattivo tempo ([[Sandro Mazzola|Mazzola]], [[Gianni Rivera|Rivera]], [[Giacomo Bulgarelli|Bulgarelli]], [[Enrico Albertosi|Albertosi]], [[Ezio Pascutti|Pascutti]]...), quelli che Fabbri "subiva". Dall'altra parte c'erano, oltre a me e a Bertini, coloro che contavano poco o nulla. L'unica maniera che avevamo di sfogarci era quella di umiliare i nostri "rivali" in allenamento: le partitelle le vincevamo sempre noi della "seconda" Nazionale. E io segnavo, segnavo, segnavo: ero tanto in forma, quanto imbestialito.<ref name=Mon>Dall'intervista di [[Marino Bartoletti]], ''[http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/01/Riva_avventura_mai_nata_Fabbri_co_0_0205012182.shtml Riva, un'avventura mai nata «Fabbri si scusò in lacrime»]'', ''Corriere della Sera'', 1 maggio 2002.</ref>
*Al contrario di Mazzola e di Rivera, che da lui vennero coccolati moltissimo, non ho mai ritenuto [[Edmondo Fabbri|Fabbri]] un grande Commissario Tecnico: tutt'al più un buon preparatore. Ma con me si comportò da galantuomo: il giorno dopo {{NDR|l'uscita dal Mondiale del 1966}}, benché distrutto, mi prese in disparte e mi chiese scusa. "Se avessi avuto il coraggio di farti giocare, ora non saremmo qui". E le stesse scuse me le ripeté qualche anno dopo quando, per uno strano caso della vita, diventò il mio allenatore al Cagliari.<ref name=Mon/>
*{{NDR|Riferito al Mondiale 1966}} Ma quella nazionale, mi creda, non sarebbe andata comunque lontano: se avessimo passato il turno ci saremmo scontrati col Portogallo di Eusebio e credo proprio che il nostro Mondiale, viste le premesse, sarebbe finito lì. Troppe divisioni, troppe incomprensioni, troppe inimicizie.<ref name=Mon/>
 
{{Intestazione|Intervista di Guglielmo Buccheri, ''[http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/quijuve/articolo/lstp/425648/ Riva: "Le bandiere costano: la Juve ha già dato tanto a Del Piero"]'', ''La Stampa'', 20 ottobre 2011}}
* [...] Oggi in molti pensano, e giustamente, a quanto [[Alessandro Del Piero|Del Piero]] ha dato alla [[Juventus Football Club|Juve]]. Io penso anche a quanto la Juve ha dato a Del Piero.
* Stiamo parlando di un campione che ha avuto la fortuna di incontrare una società che lo ha voluto legare al proprio destino per quasi vent'anni. Ecco, il punto è questo: Del Piero è stato fortunato a potersi allenare, vivere e giocare nel club meglio organizzato d'Italia per tutti questi lunghissimi anni.
* Se il giocatore simbolo è anche quello che guadagna il doppio dei compagni di squadra, forse qualche situazione che rafforzi il legame fra calciatore e squadra del cuore potrebbe ancora verificarsi. Ma visto che, come dicevo, ormai prevalgono altri interessi, resto molto scettico.
* {{NDR|Sull'esperienza di Del Piero in Nazionale}} C'è un prima e un dopo. Il prima è il ricordo di un professionista gentile, umile, disponibilissimo che giocava con e per la squadra. Poi, una volta che non è stato più convocato in Nazionale, ho conosciuto un altro Del Piero. Stiamo parlando comunque di un ragazzo che non lascia mai niente al caso, alle sue spalle c'è un intero staff che ne segue ogni passo.
 
==Note==