Pietro Nenni: differenze tra le versioni

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"Rinnovarsi o perire" è impropriamente attribuita a Nenni ma va ascritta a G. D'Annunzio. Nenni poi, probabilmente, l'avrà utilizzata in qualche circostanza.
"Fai quel che devi, accada quel che può" è da attribuire a Lev Tolstoij (I Diari (dnevniki), ed. it. Longanesi, Milano, 1980, p. 687, trad. it. S. Bernardini), non a P. Nenni
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*A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura. (ammonimento ai giovani socialisti attribuitogli da [[Ugo Intini]])
*[[Cipriano Facchinetti]] era uomo che, se tempi difficili per la democrazia dovessero venire, non avrebbe esitato a prendere il suo posto, di lotta e di responsabilità. Per lui la democrazia era essenzialmente costume morale e fede nel progresso, ragione per cui raffigurava la vita nelle forze del progresso, mentre detestava quanto rappresenta il passato ed il regresso.
*La politica delle cose: fai quel che devi, succeda quel che può.
*La politica non si fa con i sentimenti... figuriamoci con i risentimenti!
*Le idee camminano con le gambe degli uomini.
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*"Rinnovarsi o perire".
Espressione impropriamente attribuita a P. Nenni. In realtà la frase fu coniata da G. D'Annunzio. Vedasi prefazione al romanzo breve "Giovanni Episcopo", dove D’Annunzio scrive: ”O rinnovarsi o morire!”.
*La politica delle cose: fai"Fai quel che devi, succedaaccada quel che può."
Espressione impropriamente attribuita a Pietro Nenni o, altre volte, a Ernesto Rossi. L'origine è invece da attribuirsi a Lev Tolstoij. Vedasi "I Diari" (Dnevniki), ed. it. Longanesi, Milano, 1980, p. 687, trad. it. S. Bernardini.
 
==Citazioni su Pietro Nenni==