Benito Mussolini: differenze tra le versioni

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*Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo. (da ''Opera omnia'', vol. 29)
*Mutevolissimo è lo spirito degli [[italiani]]. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 luglio al confino non c'erano più di trenta persone. [...] Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della [[borghesia]], si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei [[lavoro|lavoratori]]. [...] Tra le cause principali del tracollo del fascismo io pongo la lotta sorda e implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. [...] Devo dire per ragioni di giustizia che il [[capitale]] italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro. L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. (da ''Opera omnia'', vol. 32, pp. 170-171)<ref>Erroneamente, si indica spesso come fonte di questa citazione un falso testamento di Mussolini, a volte definito "politico", diffuso in rete e composto da brani riportati in un ordine totalmente arbitrario e con omissioni non segnalate; si noti, a titolo di esempio, come l'incipit di tale falso testamento si ritrovi a pagina 182 del 32esimo volume dell'''Opera omnia'', mentre la sua conclusione sia a pagina 181.</ref>
*{{NDR|Alludendo alla diversabilità di Franklin Delano Roosvelt}} Nella storia non si è mai visto un popolo retto da un paralitico. Si sono avuti Re calvi, Re grossi, Re belli e magari stupidi, ma mai Re che per andare al gabinetto, al bagno o a tavola avessero bisogno d'essere retti da altri uomini (28 maggio 1941, da G. Ciano, ''Diario 1937-1943'', Rizzoli, 1980, pag. 517)
*Niente c'è di definitivo nel mondo, ma le cose meno definitive di questo mondo sono le vittorie elettorali. (da ''Scritti e discorsi'', vol. II, p. 44)
*Oggi non ci sono più italiani di ponente o di levante, del continente o delle isole: ci sono soltanto degli italiani. (21 settembre 1938; da ''Opera omnia'', vol. 29, p. 156)