Carlo Gnocchi: differenze tra le versioni

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Don '''Carlo Gnocchi''' (1902 – 1956), presbitero, educatore e cappellano militare degli alpiniscrittore italiano.
 
==''Andate e insegnate''==
*Buona parte dei [[Cristianesimo|cristiani]] in generale si accontentano della brodaglia insipida di poche nozioni religiose condite con qualche pizzico di sentimentalismo, e hanno perduto completamente il gusto del cibo solido e sostanzioso, di alcune verità vitali che pure stanno alla base di tutta la costruzione dogmatica cristiana.
*L'insegnamento religioso è una delle parti più importanti del compito educativo. Ma per assolverlo convenientemente, richiede un lungo studio e grande amore.
*La [[carità]] fa più bene a chi la fa che a chi la riceve.
*La [[vittoria]] è sempre nel pugno di pochi. Provare a preparare questa pattuglia di eroi è il segreto di ogni vittoria.
*Mai come oggi si è acutizzata la crisi del carattere. C'è attorno, nella gioventù moderna, un'aria di conformismo livellatore e di incoscienza festaiola da asfissiare. Bisogna formare uomini di carattere.
*Ogni [[uomo]] è un'inconfondibile e autonomo microcosmo.
 
==''Cristo con gli alpini''==
*L'[[Alpini|alpino]] non è facile ad aprirsi e a fondersi. Ai primi contatti con una persona nuova si irrigidisce, come certi fiori selvatici delle sue montagne gelosi e irsuti.
*L'uomo nudo; completamente spogliato, per la violenza degli eventi troppo più grandi di lui, da ogni ritegno e convenzione, in totale balia degli istinti più elementari paurosamente emersi dalle profondità dell'essere.
*La [[guerra]] nasce da un disordine morale, molto prima che da uno squilibrio economico, o da una perturbazione dell'ordine politico. La guerra nasce dalla colpa.
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*Chi si è [[dare|dato]] una volta si è dato per sempre e non può riprendersi nulla di quanto ha donato.
*Dopo tante antiche e recenti disillusioni, qualcuno può essere tentato di raccogliersi nella propria [[solitudine]] e rifiutare l'offerta di nuove amicizie; ma io dico che deve battersi contro questa amara e pericolosa tentazione.
*Gli uomini parlano [[Linguaggio|lingue]] diverse e reciprocamente inintelligibili, perché il punto di riferimento e la norma divina, valevole per ogni uomo, per ogni tempo e per ogni condizione, sono venuti a crollare.
*Il [[tecnico]] è prima di tutto un uomo; prima delle esigenze tecniche ci sono le esigenze umane: cioè fame di verità, di bellezza e d'amore che tutta la tecnica e i suoi vantaggi materiali non potranno mai soddisfare.
*In un [[mondo]] come il nostro, inaridito, agitato, maniaco, è necessario mettere olio d'amore sugli ingranaggi dei rapporti sociali e formare nuclei di pensiero e di resistenza morale, per non essere travolti.
*L'[[amore]] è infatti la forza vitale dell'umanità che tende a realizzare, per mezzo dell'individuo, la propria indefinita ricchezza e completezza, a manifestare, nella diversità del tipo umano, tutte le sue virtualità latenti ed esprimersi completamente in tutto il suo potenziale di vita umana.
*L'[[errore]] procede secondo una sua logica interna, ferrea e inesorabile: la logica del piano inclinato.
*L'[[uomo (genere)|uomo]] perfetto è l'uomo più [[donna]].
*La concitazione della vita moderna ha gettato l'uomo nella strada e in balia delle sue mille suggestioni.
*La [[maggioranza]] degli uomini, che sono anche i meno provveduti intellettualmente e moralmente, infatti si lascia invadere dalla propaganda, lentamente e inavvertitamente, e finisce per «pensare in serie».
*La [[verità]] variamente raccolta dalla vita, dai libri, dalle conversazioni deve essere ruminata interiormente, per diventare sangue dell'anima e ha bisogno di essere lentamente distillata nello spirito per poter lasciare le scorie e le impurità.
*Ma è mai possibile che si debba ciecamente continuare all'infinito su questa strada di assurdi, nella stupida fatica di Sisifo, di mettere al mondo dei figli per mandarli al macello sui campi di [[Guerra|battaglia]], di continuare a costruire per demolire altrettanto periodicamente, di accumulare ricchezze per mandarle in fondo al mare, di strappare alla natura sempre nuovi misteri per farne poi armi di distruzione e di morte? Basta perbacco!
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*Nessun uomo può essere, e tanto meno essere reso, copia di un altro, perché egli è copia di Dio, riflesso di una delle sue infinite qualità.
*Non esistono malattie, ma malati, cioè un dato modo di ammalarsi proprio di ciascuno e corrispondente alla sua profonda individualità somatica, umorale e psicologica.
*Ogni disordine [[morale]] è un atto di guerra.
*Ogni [[restauro|restaurazione]] della persona umana, che non voglia essere parziale, effimera o dannosa come quelle finora attuate dalla civiltà, non può essere quindi che la restaurazione in Cristo di ogni uomo.
*Se [[costruire]] bisogna, la prima e fondamentale di tutte le costruzioni è quella dell'uomo.
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==Altri progetti==
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