Wikiquote:Archivio delle citazioni del giorno/giugno: differenze tra le versioni

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sostituisco Severino con Diderot, su tematica affine
miglioro citazione sull'estate, sostituisco Verga con De Staël
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*'''[[Template:Qotd/19giugno|19 giugno]]:''' Dall'elefante alla pulce, e dalla pulce alla molecola sensibile e vivente, che costituisce l'origine di ogni cosa, non c'è un punto in tutta la natura che non soffra o non goda. ([[Denis Diderot]])
*'''[[Template:Qotd/20giugno|20 giugno]]:''' È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. ([[Italo Svevo]])
*'''[[Template:Qotd/21giugno|21 giugno]]:''' Non c''L'estateè risplende,che |una ilstagione: solel'estate. riscalda,Tanto |bella che le mucchealtre depongonole |girano torte sui prati..attorno. | L'estateautunno la risplendericorda, |l'inverno illa soleinvoca, riscaldala |primavera Sila fainvidia finalmentee |tenta ilpuerilmente bagnodi nel lagoguastarla...'' ([[AstridEnnio LindgrenFlaiano]])
*'''[[Template:Qotd/22giugno|22 giugno]]:''' Siamo tutti clandestini. Clandestini del cuore. Tutte le persone che hanno un altrove e qualcosa di estraneo a loro stessi, in questo senso tutti noi lo siamo. ([[Eliette Abécassis]])
*'''[[Template:Qotd/23giugno|23 giugno]]:''' Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: — Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri? ([[Giuseppe Pontiggia]])
*'''[[Template:Qotd/24giugno|24 giugno]]:''' La disperazione più grave che possa impadronirsi d'una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile. ([[Corrado Alvaro]])
*'''[[Template:Qotd/25giugno|25 giugno]]:''' FaiL'uomo volgare scambia per follia il mestieredisagio chedi saiun'anima che se non arricchiscirespira camperaiin questo mondo abbastanza aria, abbastanza entusiasmo, abbastanza speranza. ([[GiovanniMadame de VergaStaël]])
*'''[[Template:Qotd/26giugno|26 giugno]]:''' L'ingratitudine è la moneta ordinaria con la quale pagano gli uomini. ([[Francesco Domenico Guerrazzi]])
*'''[[Template:Qotd/27giugno|27 giugno]]:''' Nessuno ha il diritto di fermarsi e provare disperazione. C'è troppo da fare. ([[Dorothy Day]])