Mary Shelley: differenze tra le versioni

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[[Immagine:MaryShelley.jpg.jpeg|thumbnailthumb|Mary Wollstonecraft Shelley in un ritratto di Richard Rothwell, 1840]]
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'''Mary Wollstonecraft Godwin Shelley''' (1797 – 1851), scrittrice e saggista inglese.
 
==''Frankenstein''==
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*Imparate dal mio esempio, se non dalle mie parole, quanto sia pericoloso acquisire la [[conoscenza]] e quanto sia più felice l'uomo convinto che il suo paese sia tutto il mondo, di colui che aspira a un potere più grande di quanto la natura non conceda. (1991, p. 54)
*Niente è più doloroso per la mente umana della calma mortale dell'inattività e del disincanto che fa seguito alle emozioni provocate da una rapida successione di eventi, cancellando dall'anima ogni speranza e anche ogni paura. (2011, p. 111)
*Poteva essere l'uomo a un tempo possente, virtuoso e magnifico, eppure così vizioso e vile? [...] Per lungo tempo non riuscii a concepire come un uomo potesse spingersi ad assassinare il suo amico, o anche perché ci fossero leggi e governi [...]. Sentii parlare di divisione di proprietà, di ricchezze immense e di squallida miseria, di ceto, di discendenza e di nobiltà. [...] Ed io che ero? [...] Ero dotato di un aspetto spaventosamente deforme e ripugnante; non ero neppure della stessa natura dell'uomo. (1992, p. 108, capitolo XII)
 
==''Matilda''==
===[[Incipit]]===
Sono soltanto le quattro del pomeriggio, ma è inverno, e il sole è già tramontato. Non ci sono nuvole nel cielo terso e grigio, su cui si allunga la traccia dei suoi raggi obliqui, ma l'aria stessa è soffusa di una lieve sfumatura rosata a sua volta riflessa sulla neve che copre il terreno. Vivo in un cottage isolato, su una vasta brughiera disabitata, da dove non mi giunge alcuna voce o suono di [[vita]]. Vedo la desolata pianura coperta di bianco, escluse alcune macchie scure sulla sommità di qualche collinetta, dove la neve, dopo esser scivolata obliquamente sui pendii ripidi, si è posata in uno strato più sottile che sul terreno pianeggiante, ed è stata sciolta al sole di mezzogiorno.
 
===Citazioni===
*Ho ottenuto di conoscere il suo [[segreto]], e ambedue siamo stati perduti per sempre.
*Non avevo idea che tanta infelicità potesse nascere dall'[[amore]].
 
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===Citazioni===
*Così, intorno ai lidi della terra deserta, mentre il sole è alto e la luna cresce o cala, gli angeli, gli spiriti dei morti e l'occhio sempre vigile del Supremo, contempleranno la minuscola barca che trasporta il carico di Verney... L'ULTIMO UOMO. ''(libro 3, cap. XXX)''
 
==[[Incipit]] di ''Maurice''==
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*Mary Shelley, ''Frankenstein, ovvero Il moderno Prometeo'', introduzione di Maria Paola Saci, traduzione di Maria Paola Saci e Fabio Troncarelli, Garzanti, Milano, 1991.
*Mary Shelley, ''Frankenstein'', traduzione di Chiara Zanolli e Laura Caretti, Oscar Mondadori, Milano, 2006.
*Mary Shelley, ''Frankenstein: ''ossia'' Il moderno Prometeo'', traduzione di Simona Fefè, Oscar Mondadori, Milano, 2011. ISBN 978-88-04-50845-8.
*Mary Shelley, ''Matilda'', traduzione di Mirella Billi, Marsilio Editore, Venezia, 2005.
*Mary Shelley, ''L'ultimo uomo'', traduzione di Maria Felicita Melchiorri, edizioni Giunti, Firenze, 1997.
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