Anatole France: differenze tra le versioni

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==''Il procuratore della Giudea''==
===[[Incipit]]===
L. Elio LamaLamia, nato in Italia da illustre famiglia, non aveva ancora lasciato la toga pretesta quando andò a studiare filosofia nelle scuole di [[Atene]]. Si stabilì poi a [[Roma]] conducendovi, nella sua casa dell'Esquilino, circondato da giovani depravati, vita voluttuosa. Ma accusato di intrattenere criminale relazione con Lepida, moglie di [[Publio Sulpicio Quirinio|Sulpicio Quirino]], personalità consolare, e riconosciuto colpevole, fu da [[Tiberio|Tiberio Cesare]] esiliato. Aveva allora ventiquattro anni. Nei diciotto anni che durò il suo esilio, egli viaggiò in Siria, in Palestina, in Cappadocia, in Armenia; e a lungo soggiornò ad Antiochia, a Cesarea, a Gerusalemme. Quando, morto Tiberio, Caio fu acclamato imperatore, Lamia ottenne di tornare a Roma; e riuscì anche a recuperare una parte dei suoi beni. Le sventure lo avevano reso saggio.
 
===Citazioni===