Hans Küng: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Hans Küng==
*Non vi può essere convivenza umana senza un ''ethos'' mondiale delle [[nazione|nazioni]]; non vi può essere [[pace]] tra le nazioni senza la pace tra le [[religione|religioni]]; non vi può essere pace tra le religioni senza il [[dialogo]] tra le religioni. (da<ref>Da ''Progetto per un ethos mondiale''; citato in Gibellini, p. 543).</ref>
*Solo una [[mariologia]] che non rifugga dal confronto critico con i documenti biblici; che, invece di presentare Maria come esempio di umiltà ancillare, le riconosca la sua piena femminilità e la metta in rapporto con le altre grandi figure femminili della Bibbia e della storia della Chiesa, può indirizzare l'uomo contemporaneo verso una migliore comprensione del messaggio cristiano. (da<ref>Da ''20 tesi sull'essere cristiani, 16 tesi sulla donna nella Chiesa''; citato in Gibellini, p. 476).</ref>
*La conoscenza di [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]] della tradizione (patristica, medioevale e moderna, sia sistematica che esistenziale, mistica e poetica) cattolica in un periodo in cui ci sono troppe novità dell'ultima ora in teologia, non può essere mai abbastanza ammirata o sovra stimata. (da<ref>Da ''Incarnazione di Dio: Introduzione al pensiero teologico di Hegel, prolegomeni ad una futura cristologia'', Queriniana, 1972).</ref>
 
{{Int|''[http://www.repubblica.it/esteri/2010/04/15/news/hans_kung-3359034/ Benedetto XVI ha fallito i cattolici perdono la fiducia]''|''la Repubblica'', 15 aprile 2010}}
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*[...] l'essere di Dio, nella sua totale incommensurabilità che fa saltare tutte le categorie, non è né personale né apersonale, in quanto Egli è entrambe le cose contemporaneamente, e quindi – volendo – lo potremmo definire «transpersonale», «sovrapersonale». (p. 27)
*E si noti bene: ogni [[uomo]] ha il suo Dio, ha cioè un valore supremo in base al quale egli giudica ogni cosa, in base al quale egli si orienta praticamente, per il quale, in caso estremo sacrifica tutto. E se questo non è il vero Dio, allora è un qualche [[idolo]], un idolo vecchio o un idolo nuovo: denaro, carriera, sesso, divertimento – tutte cose di per sé non cattive, ma che non debbono prendere il posto di Dio, se si vuole che l'uomo non venga reso schiavo. (pp. 31-32)
 
==Citazioni su Hans Küng==
*Il processo a Küng fu assai complicato. Non ho elementi per giudicare se tutto si sia svolto secondo le norme o meno. Ma si sono verificati ripetutamente dei fatti che esulavano dalla mentalità e dalla prassi più o meno normale dei romani: fatti che non voglio assolutamente minimizzare, quando affermo che io personalmente non mi sono sentito così terribilmente perseguitato. Occorre quindi fare una distinzione tra il modo in cui un teologo vecchio stampo come me incassava la cosa, e la tutt'altra questione se e come debba essere la procedura obbiettiva della Congregazione per la dottrina della Fede. ([[Karl Rahner]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*[[Rosino Gibellini]], ''La teologia del XX secolo'', quarta edizione, Editrice Queriniana, Brescia, 1999. ISBN 88-399-0369-0.
*Hans Küng, ''Perché sono ancora cristiano: unUn orientamento cristiano in un tempo povero di orientamenti'', traduzione di Roberto Garaventa, Casa Editrice Marietti, Genova, 1988. ISBN 88-211-6862-X.
 
==Altri progetti==