Karl Rahner: differenze tra le versioni

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==''La fatica di credere''==
*Il processo a [[Hans Küng|Küng]] fu assai complicato. Non ho elementi per giudicare se tutto si sia svolto secondo le norme o meno. Ma si sono verificati ripetutamente dei fatti che esulavano dalla mentalità e dalla prassi più o meno normale dei romani: fatti che non voglio assolutamente minimizzare, quando affermo che io personalmente non mi sono sentito così terribilmente perseguitato. Occorre quindi fare una distinzione tra il modo in cui un teologo vecchio stampo come me incassava la cosa, e la tutt'altra questione se e come debba essere la procedura obbiettiva della Congregazione per la dottrina della Fede. (p. 74)
*Anche l'ultimo [[dogma]] obbligante, proclamato dal magistero della Chiesa, è fondamentalmente aperto in avanti. Un dogma deve continuamente essere reinterpretato, affinché possa rimaner vivo [...]. (p. 75)
*«Cristianesimo anonimo» significa questo: chiunque segue la propria coscienza, sia che ritenga di dover essere cristiano oppure non-cristiano, sia che ritenga di dover essere ateo oppure credente, un tale individuo è accetto e accettato da Dio e può conseguire quella vita eterna che nella nostra fede cristiana noi confessiamo come fine di tutti gli uomini. In altre parole: la grazia e la giustificazione, l'unione e la comunione con Dio, la possibilità di raggiungere la vita eterna, tutto ciò incontra un ostacolo solo nella cattiva coscienza di un uomo. (pp. 86-87)
*Soltanto il [[comunismo]] che si presenta come materialismo dialettico e che erige l'ateismo a religione di Stato è una cosa assolutamente inaccettabile per un cristiano. Tutt'altra è la questione se i cristiani non possano o non debbano parlare più intensamente, più recettivamente e senza pregiudizi con i marxisti a proposito della struttura di una società e di un'economia che siano degne dell'uomo e forse anche a proposito del cambiamento della società e dell'economia. (p. 88)
*Ma certamente in molti casi possiamo trovarci d'accordo con i [[Marxismo|marxisti]]. Che i poveri debbano essere trattati in maniera più decente; che non sia lecito opprimere i deboli; che in America Latina vi siano tremende ingiustizie sociali: su questi e simili dati, cristiani e marxisti possono benissimo trovarsi d'accordo. Là dove la povera gente viene sfruttata, il marxista e il cristiano devono lottare insieme per l'eliminazione di un simile sfruttamento. (p. 89)
*Se uno veramente non riesce più a sopportare la propria vita, cioè se a motivo delle condizioni fisiologiche e psicologiche in cui si trova non è più in grado di disporre in modo realmente libero di se stesso, e in tale situazione egli stesso [[suicidio|pone termine]] alla propria vita, costui va a finire nelle mani del Dio misericordioso. In ogni generazione della mia parentela mi è capitato di assistere a qualche conclusione apparentemente arbitraria della vita. Una volta ho dato sepoltura ecclesiastica a un parente prossimo che era morto così, e trovo che ciò è senz'altro conforme allo spirito della religione e della Chiesa. (p. 117)